Claudio Zuliani ha scritto su Tuttojuve un lungo articolo sulle vicende giudiziarie della Juventus. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato da CalcioNapoli1926.it:
serie a
Da Torino, Zuliani è una furia: “La supercazzola della Corte…”
Così Zuliani sulle colonne di Tuttojuve: le sue parole
"I tifosi della Juve sono sconvolti dalle motivazioni della sentenza, la società la giudica illogica, gli esperti di diritto eccepiscono sulla sua fondatezza ma nella testa dei tifosi, gli altri, rimarranno parole dure senza approfondimento: ILLECITO GRAVE, MOLE PROBATORIA IMPRESSIONANTE, ALTERATO IL RISULTATO SPORTIVO. Poco importa al popolo se vengono violati dei principi base di un qualsiasi procedimento che sia sportivo oppure ordinario come la possibilità di difendersi e di non essere giudicati più volte sullo stesso capo d’accusa. Dicono che ci sono fatti nuovi, fatti nuovi? Le intercettazioni che ancora non sappiamo se verranno portate a processo. Dicono che i documenti della Juve sono confessioni inequivocabili: il foglio A/4 di Cherubini su cui appunta quello che vuole discutere con Paratici. Dicono che la Juve ha alterato i bilanci per sua stessa ammissione con comportamenti sleali. Ma se quella era la volontà perché ha ricapitalizzato con due manovre per un totale di 700 milioni? Dicono che hanno manipolato i documenti correggendo fatture a penna. Ma lo sanno che poi la fattura è stata depositata correttamente dopo aver cambiato l’indirizzo della sede della Juventus che era sbagliato e cambiato l’oggetto ma non il valore? Dicono che la Juve avrebbe alterato il risultato sportivo senza spiegare in che modo pratico sarebbe avvenuto. Dicono che la situazione peggiora perché sei quotato in borsa, cosa che nulla deve avere a che fare con il processo sportivo. Dicono che sei condannabile con un articolo, il 4, che è di chiusura, generico e racchiude qualunque tipo di fattispecie. Dicono che le altre società non sono condannabili perché “c’è la percezione ma non è possibile verificare”, dicono che “non è possibile dimostrare se le modalità ripettino le regole codificate perché non esistenti”. Parole in libertà. Dicono tutto e il contrario di tutto".
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