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Ulivieri: “Commisso ha fatto un errore grave, ci vuole rispetto. Forse qui c’è stato ancora poco”

Commisso (Getty Images)

Renzo Ulivieri, presidente dell’Assoallenatori, è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb.com per commentare l’attacco di Commisso ai giornalisti. Parole dure per l’ex allenatore, che in questa piccola intervista ha chiarito...

Francesco Melluccio

Renzo Ulivieri, presidente dell'Assoallenatori, è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb.com per commentare l'attacco di Commisso ai giornalisti. Parole dure per l'ex allenatore, che in questa piccola intervista ha chiarito la posizione del presidente della Fiorentina, poco rispettosa nei confronti della stampa e non solo.

LE PAROLE DI RENZO ULIVIERI

Ulivieri  (Photo by Marco Rosi/Getty Images)

Di seguito le parole di Renzo Ulivieri, presidente dell'Assoallenatori, a Tuttomercatoweb.com.

"In Italia ma particolarmente a Firenze funziona così ed è importante che ci sia il rispetto della critica. Se a casa sua funziona in un altro modo non lo so, ma soprattutto nel gioco del pallone è così. Non so se lo ha fatto per far vedere che non ci sarebbero fiorentini in grado di prenderla al posto suo. Di sicuro la Fiorentina è da tanti anni che gioca a pallone anche senza Commisso, ha vinto pure degli scudetti.

Ci sono particolarità che la gente che arriva da fuori deve capire. Ad esempio, qualcuno tempo fa faceva osservare che a Coverciano deve esserci anche un campo coperto. Io ho risposto che questa è una visione limitata perché Coverciano è in un contesto che non trovi altrove. Bisogna che una persona capisca qual è l'ambiente in cui si trova e perché siamo così. Se ci levi questo non saremmo noi. Non può venire uno e cambiarci. E' dovere di chi arriva cercare di capire dove è capitato. Forse Commisso qui c'è stato ancora poco. E' una cosa che sinceramente mi garba poco questa.

Commisso ha fatto un errore grave. Ripeto, ci vuole rispetto per la stampa. E serve rispetto per chi si è battuto perchè il giornalista potesse scrivere ciò che gli pare, in libertà, e senza offendere nessuno. Rispetto per quelli del 25 aprile".