Calcio Napoli 1926
I migliori video scelti dal nostro canale

serie a

Malagò: “Superlega? Bocciarla è già un cambiamento. Ma la Champions League…”

malagò ricorso napoli

Le parole di Giovanni Malagò al Corriere dello Sport

Mattia Fele

Il presidente della FIGCGiovanni Malagò ha parlato al Corriere dello Sport. Focus del bell'intervento del presidente lo stato del calcio italiano, minato da alcune dinamiche dirigenziali e inferiore sul piano tecnico rispetto ad altre realtà europee. Di più, un accenno alla Superlega, bocciata dalla UEFA ma soprattutto dai tifosi di calcio di tutto il mondo.

Malagò: "Bocciare la Superlega non vuol dire non fare nulla"

 

malagò ricorso napoli

 

Di seguito alcune delle dichiarazioni del presidente di Federazione:

"I calciatori non hanno una giornata più impegnativa di altri atleti. Ma vivono contesti culturali e condizioni economiche che non sono un incentivo.Il calcio è l’unico sport dove esistono ancora dinamiche padronali. Almeno in Italia.In Inghilterra il proprietario non ha mai una gestione diretta della società. Delega, conferma, ricambia. Da noi invece i presidenti se la cantano e se la suonano. Chi vende i diritti tv non può essere la stessa persona che si occupa dell’erba del campo e del contratto dei calciatori. I bilanci parlano. E dicono che si è perduta la via maestra del risultato economico senza raggiungere traguardi sportivi".

Sulla Superlega

"La Superlega può essere una cura ai mali del calcio? Mi chiedo se la Champions non lo sia già, una Superlega. Avete visto il solco che si sta scavando, in termini di introiti, tra le squadre che vi accedono e quelle che restano fuori? Non mi sembrano maturi i tempi per creare un’ulteriore dinamica di upgrade. Non facciamo gli ipocriti, è normale che un azionista ci provi per dare una sistemata a bilanci disastrati. Ma non per questo la Superlega diventa sportivamente accettabile. La mia stella polare è il CIO. Se fai un campionato fai-da-te, alle Olimpiadi non ci vai".

Sui possibili cambiamenti da apportare

 "Bocciare la Superlega non vuol dire non cambiare niente, ma il contrario. Playoff e playout? Perché no. Certo, non con venti squadre. Tempo effettivo? Sì con convinzione. Non sopporto di vedere calciatori per terra che simulano fratture multiple, o giocatori sostituiti che escono dal campo così lentamente. Il tempo effettivo promuove la lealtà sportiva. Var a chiamata? D’accordissimo. La tecnologia è utilissima, ma va usata meglio"