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Biasin: “Ero scettico sul Napoli, ora è la squadra da battere. Su Spalletti…”

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Le parole del giornalista Fabrizio Biasin a Radio Napoli Centrale

Giovanni Pietropaolo

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto il giornalista Fabrizio Biasin sul Napoli di Spalletti e le sfide di Champions delle italiane.

Biasin: "Spalletti è sempre una garanzia. Mi piaceva all'Inter ma aspiravano a Conte"

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Di seguito le dichiarazioni del giornalista Fabrizio Biasin a Radio Napoli Centrale:

"L’Inter ha giocato una partita di sofferenza contro il Barcellona, ma ha fatto vedere di essere una squadra. Ripartendo con questo tipo di assetto, continuo a pensare che il potenziale sia importante, vediamo per andare dopo: la partita di questo fine settimana è decisiva".

Su Chelsea-Milan

"Il Milan è vero che ha perso, ma a Londra è andata con una squadra troppo rimaneggiata per essere all’altezza del Chelsea. Potevano essere un po’ più prudenti, ma hanno giocato a viso aperto".

Sul Napoli

"Il Napoli ci sorprende clamorosamente partita dopo partita. Quest’estate ero tra i tanti che dicevano ‘mah’, invece al momento sembra una corazzata. Non si vedono difetti, anzi, l’impressione è che può ancora crescere. È vero che è prestissimo ed è vero che post Mondiale bisognerà fare altri ragionamenti, ma è anche facile dire che c’è una squadra nettamente migliore degli altri".

Sulla Juventus

"La Juventus non è fuori da nessun genere di corsa, anche dopo aver toccato il fondo a Monza. Lì si poteva ragionare su cambiamenti di ogni genere, ma è una squadra che ha del potenziale. Non stanno giocando un gran calcio, a volte si perde, ma ha dei giocatori che fanno la differenza. Vlahovic se si sveglia può far gol, Di Maria è incisivo, per me continuano ad essere tra i primi 4".

Sulla lotta scudetto

"È ancora troppo presto per escludere squadre dalla lotta scudetto, ancor più perché c’è una pausa Mondiale, è evidente che l’Inter ha finito i suoi bonus spendibili per la sconfitta. In presenza di una squadra semi-perfetta, una squadra che ne ha già perse 4 può dire addio allo scudetto. Non credo sia già tempo di escludere qualcuno".

Su Juve-Milan

"Il Milan a volte è inciampato, raramente ha perso due partite di fila, la Juventus non è il Chelsea, ma credo che sabato vedremo una partita combattuta".

Sull'influenze delle partite europee in ottica campionato

"L’Inter, al di là di quanto accadrà la settimana prossima con il Barcellona, ha dimostrato di lavorare da squadra e se lo fa in Serie A può fare risultato. Con un minimo di consapevolezza in più, la Champions può portare benefici. Non credo, invece, che il Milan possa tornare in Italia allo sbando: Pioli si è sempre rialzato, ha gran solidità mentale. Il Napoli quest’anno è forte, anche l’anno scorso lo è stato, ma anche quello che perde col Verona con Gattuso, l’ho visto giocare un gran bel calcio ad un certo punto della stagione. Il vero limite che può avere è capire se, a monte, De Laurentiis riesce a fare una cosa che non ha mai fatto: sopportare il momento di difficoltà. Tendenzialmente, è in quei momenti che sbaglia in qualcosa e trascina nel suo nervosismo anche la squadra".

Su Spalletti ai tempi dell'Inter

"È sempre una garanzia, ti garantisce l’obiettivo stagionale ed è tantissimo. Siccome è bravo, l’anno scorso doveva partire per fare il quarto posto, e dopo averlo garantito dopo tre mesi, gli hanno chiesto lo scudetto. Poteva vincerlo, ma bisogna sempre ricordarsi da cosa si parte. Lo step in più dipende da chi gli sta intorno, non da lui. A me è sempre piaciuto e a Milano ha perso il treno perché ad un certo punto Marotta ha chiesto il salto di qualità con Conte". 

Sulle outsider Udinese e Atalanta

"L’Udinese mi sta sorprendendo e credo possa stare abbastanza serenamente nella parte sinistra della classifica, ha giocatori che vedremo in grandi squadre. Per l’Atalanta pronostico sempre il contrario da due anni a questa parte".

Sulla Roma

Sono iscritta alla Chiesa di José, sono Josésessuale e De Zerbisessuale. Ma la squadra non sta facendo troppo bene".