Danilo Iervolino, presidente della Salernitana, ha incontrato in mattinata il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, e al termine del loro incontro ha rilasciato alcune dichiarazioni sui loro progetti.
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Salernitana, il presidente: “Sono orgoglioso dei tifosi. Vi svelo i nostri progetti”
Le parole del patron Danilo Iervolino
Salernitana, il presidente Iervolino guarda al futuro
Le parole di Iervolino raccolte dai colleghi di Tuttosalernitana:
"Quando sono arrivato stamattina, alcuni tifosi mi hanno ringraziato e io ho ricambiato i ringraziamenti per le emozioni che mi stanno facendo vivere, una cosa straordinaria. Sono io a dire grazie ai tifosi e a tutta la città quindi, perchè sto vivendo un'esperienza indimenticabile che trasferisco tutti i giorni a tutti i miei interlocutori. Grazie al sindaco, non era facile trovare un sindaco con cui andare subito in sintonia. Ci siamo detti che è necessario un rapporto duraturo nel tempo perchè la squadra è osmotica e simbiotica con la città e lo stadio deve essere l'elemento portante. È una città straordinaria e ne sono genuinamente innamorato, negli ultimi anni ha cambiato pelle ed è diventata bellissima, ci sono arredi urbani incredibili, è una città sicura, non è uno slogan ma la reputo una delle città più belle e vivibili d'Italia. La squadra di calcio deve essere rispettata e la città deve essere orgogliosa come lo sono i propri tifosi.
Lo stadio è bello, va rimodernato, uno stadio in cui portare le famiglie, avvicinare i giovani e portarli in totale sicurezza, che abbia dei brand e una cultura dell'ospitalità non solo durante le domeniche ma aperto tutto l'anno. Abbiamo parlato anche di infrastrutture e di tutto ciò che ruota intorno alla Salernitana, dagli allenamenti della prima squadra al settore giovanile, le scuole calcio e le academy della provincia, trasferire i valori del calcio e dello sport nelle scuole. Abbiamo quindi bisogno di un dialogo fluido e di comprensione su ciò che vogliamo fare, sappiamo che servono degli investimenti pazienti e non speculativi con un ritorno immediato. Abbiamo le idee chiare e delle strategie a medio e lungo termine che porteranno dei benefici a tutta la città di Salerno, ai tifosi e al progetto delle future generazioni, che si devono avvicinare a questo mondo in totale serenità amando i valori della lealtà e della sana competizione. Parlando di infrastrutture e di un centro sportivo, il campo Volpe non mi piace, noi vogliamo fare le cose belle e quindi stiamo pensando di individuare un'area per creare più impianti sportivi al servizio non solo della prima squadra. Il Volpe, per una questione logistica e di spazi, non rientra nei nostri piani di investimento. Per l'Arechi pensiamo a una convenzione di lungo periodo. Non dobbiamo pensare per forza a quello che hanno fatto a Londra o a Parigi. A volte servono anche dei piccoli punti di accoglienza, dei chioschi, delle cose che rappresentano l'identità locale, per creare una modalità di stare insieme e di stare allo stadio, vivere lo spettacolo in modo differente. Lo stadio comunque deve rappresentare sempre di più l'anima della Salernitana e del rapporto che vuole avere con la città.
L'amministratore delegato della Salernitana sarà Maurizio Milan, è un grande professionista, ci siamo conosciuti quando dirigeva la Business School del Sole 24 ore. Negli anni siamo diventati amici e credo sia la persona giusta per presidiare l'investimento e dare un contributo fondamentale nella realizzazione di tutte le cose che sono state dette, dalla trasformazione digitale agli investimenti locali nelle infrastrutture. Lavoreremo fianco a fianco per cercare di portare, da qui a sei mesi, tutti questi progetti a compimento. Questo non vuol dire però nello stato massimo di efficienza del progetto, almeno però li avviamo e li tocchiamo con mano. Col sindaco abbiamo parlato anche di fare un museo della Salernitana, non lo dobbiamo fare per forza come sta a Barcellona, non bisogna per forza essere i primi o altrimenti non si fa nulla, le cose è importante farle poi possono sempre essere migliorate. Sul calciomercato appena concluso, sono soddisfatto nella misura in cui è soddisfatto Sabatini perchè non conoscevo i calciatori, non conoscevo per esempio Ederson ma vedendo i video mi sono convinto che è un grandissimo giocatore. La fiducia nei miei manager è totale. Il direttore sportivo avrà i meriti o i demeriti di come riusciremo a concludere il campionato. Sabatini comunque è una leggenda del calcio, gode della mia massima fiducia e io ci credo ancora, sono ottimista. Sullo stadio Vestuti, ammetto che non lo conosco ma mi impegno ad andarci nei prossimi giorni. Io sono sempre apertissimo. Non mi piacciono i presidenti che dicono 'la squadra è mia' o quelle che dicono ' bisogna fare così'. Bisogna sempre dialogare perchè la squadra di calcio è della città e dei tifosi. Sono convinto di aver fatto, qui a Salerno, un matrimonio bello, opereremo le scelte migliori per la città, per i tifosi e per la Salernitana".
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