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Sabatini: “L’addio alla Salernitana è nato da un equivoco su Coulibaly”

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Le dichiarazioni di Walter Sabatini al Corriere della Sera

Raffaele Troiano

La storia d'amore tra Walter Sabatini e la Salernitana è arrivata al capolinea nel momento più inaspettato. Un fulmine a ciel sereno che ha preso tutti di sorpresa, un addio che nessuno avrebbe potuto anche soltanto immaginare. Proprio l'ex direttore sportivo dei granata, in un'intervista al Corriere della Sera, ha spiegato i motivi di questa inaspettata separazione.

Sabatini: "Addio alla Salernitana? Tutto figlio di un equivoco su Coulibaly"

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Di seguito le dichiarazioni di Walter Sabatini al Corriere della Sera:

"Una triste fine per un’avventura che ci ha fatto esplodere di gioia. È stata imbrattata una tela del Caravaggio, ma non è certo qualche schizzo di fango sulla tela che può sminuire un’opera d’arte. L'addio alla Salernitana è tutto figlio di un equivoco. Nel caso di Coulibaly, assurto agli onori delle cronache, rifarei cento volte tutto. Ho solo cercato di difendere un patrimonio della Salernitana".

Su quanto è accaduto

"La permanenza del calciatore era messa a repentaglio da una clausola secondo cui il ragazzo poteva liberarsi a 20mila euro in B e a 1,7 milioni in Serie A: un accordo che ovviamente non avevo fatto io. Il presidente, perfettamente al corrente di tutto, come l’ad Milan, mi ha dato mandato di risolvere la questione perché non voleva assolutamente perdere il giocatore. Io mi sono limitato a trasferirgli le richieste degli agenti, stava a lui decidere se accettarle o se perdere Coulibaly. In passato, sul tema delle commissioni ho fatto battaglie di principio, nobilissime ma alla fine anche dannose".