Mario Sconcerti, nota firma de Il Corriere della Sera, è intervenuto come di consueto sul portale calciomercato.com. Focus del suo intervento ancora la questione delle plusvalenze, per le quali - secondo il giornalista - i club dovrebbero pagare in penalizzazioni e decurtazioni di altro tipo che riguardino la classifica. Nel frattempo, la Procura continua a lavorare per tentare di punire i club coinvolti: ma chi penserà a coloro che realmente hanno subìto danno da questi illeciti (sempre se fossero tali ndr)?
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Sconcerti: “Plusvalenze? Continuo a dire che non ha senso inibire i dirigenti!”
L'intervento di Mario Sconcerti sul tema plusvalenze
Sconcerti: "Plusvalenze? Non ha senso punire i dirigenti della Juve, altrimenti..."
Di seguito l'intervento completo come riportato su calciomercato.com:
"So che le plusvalenze sono un problema generale. Ma che senso ha chiedere la squalifica del presidente della Juve, del suo amministratore delegato, del vicepresidente, del vecchio e del nuovo curatore del mercato? Non c’è un dirigente della Juve che si salvi, sarebbe una società azzerata. Perché avrebbero commesso irregolarità nelle faccende di mercato, cioè nella costruzione della squadra. Così però si condannano i peccatori e si assolve completamente il peccato. Le plusvalenze hanno fatto la squadra. Chi si preoccupa dei danni che hanno causato agli altri concorrenti in gara?
Nella vita reale si chiamano risarcimenti, nella vita virtuale del calcio si fa finta di squalificare i dirigenti, ma non si parla d’altro. Cosa significa l’inibizione per un dirigente? Niente, altrimenti la Juve, per esempio, dovrebbe chiudere il giorno dopo la sentenza. Significa che quei dirigenti “non possono rappresentare la società in attività rilevanti per l’ordinamento sportivo nazione e internazionale”. In pratica non puoi partecipare a un consiglio federale, ma puoi fare per intero il tuo lavoro di dirigente. Alla fine del processo verrà fuori almeno una ragione seria per cui sia sconsigliabile proseguire con gli eccessi di plusvalenze?".
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