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Roma, Petrachi: “Kalinic non è sul mercato, difficile migliorare la rosa a gennaio. Gol più bello del 2019? Quello di Zaniolo al Napoli”

EMPOLI, ITALY - MAY 19: Gianluca Petrachi general manager of Torino FC during the Serie A match between Empoli and Torino FC at Stadio Carlo Castellani on May 19, 2019 in Empoli, Italy.  (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Gianluca Petrachi, direttore sportivo della Roma, attraverso i canali ufficiali della società. In una lunga intervista, disponibile in versione integrale sul sito giallorosso, ha provato a tracciare le linee guida per il nuovo anno. Di seguito...

Armando Inneguale

Gianluca Petrachi, direttore sportivo della Roma, attraverso i canali ufficiali della società. In una lunga intervista, disponibile in versione integrale sul sito giallorosso, ha provato a tracciare le linee guida per il nuovo anno. Di seguito alcune sue dichiarazioni.

LE PAROLE DI PETRACHI

Cosa possiamo aspettarci dal mercato di gennaio?

“Credo che il mercato di gennaio sia sempre di riparazione e non di rivoluzione. Non è semplice. In questa stagione, in un momento di grande emergenza, ci siamo guardati attorno per cercare qualche svincolato, ma era un momento delicato e ci mancava solo che mi mettessi gli scarpini io a cinquant’anni. È difficile migliorare la nostra rosa in questa fase. Noi crediamo moltissimo nel nostro gruppo. E credo che a gennaio ci saranno pochi movimenti. Poi se qualcuno, poco contento, vuole cercarsi qualche chance per andare a giocare da un’altra parte, lo prenderemo in considerazione. Sento tanto clamore, leggo molti nomi in attacco. Lo dico chiaramente: noi siamo contenti di Kalinic, è un calciatore che si sta ritrovando e lo notiamo giorno dopo giorno in allenamento. Siamo convinti che nel girone di ritorno ci darà tante soddisfazioni. I nomi che si fanno non sono veri perché Nikola, per quanto ci riguarda, non è sul mercato”.

Che margini di miglioramento ha questa squadra?

“Tanti calciatori devono crescere, soprattutto nel ritrovare la condizione migliore, anche perché con molti di loro siamo incappati in alcuni problemi fisici frutto della sfortuna. Solo così si può trovare la continuità in una squadra. Noi abbiamo cambiato formazione ogni partita e storicamente le squadre che raggiungono obiettivi importanti sono solite mantenere sette o otto titolari fissi. Dovremmo rendere ancora più coeso questo gruppo, facendogli guadagnare ancora più autostima, che ti arriva di pari passo con le prestazioni. Se crescessimo da questo punto di vista, magari facendo qualche altro risultato importante in match cruciali del campionato, arriverebbe la consapevolezza di potercela giocare con chiunque”.

SULL'ANNO APPENA CONCLUSO

Se dovesse scegliere un gol simbolico di questo suo 2019 con la Roma quale prenderebbe?

“Ce ne sono stati tanti belli, come quello contro il Napoli di Zaniolo che se non sbaglio è arrivato dopo 22 tocchi di palla da parte di quasi tutta la squadra. Però ne scelgo un altro, sempre di Nicolò: quello del 2-1 contro il Milan. Venivamo dal Sampdoria-Roma di cui abbiamo parlato prima e dopo Roma-Borussia dove non meritavamo di pareggiare. È stato un 2-1 importante perché ci ha dato la consapevolezza di potercela fare. Si è vista la voglia di vincere contro una buona squadra”.