Calcio Napoli 1926
I migliori video scelti dal nostro canale

serie a

Parma, D’Aversa rivela: “Io positivo al Coronavirus. La scoperta dopo il sierologico”

PARMA, ITALY - FEBRUARY 09: Roberto D'Aversa head coach of Parma Calcio gestures during the Serie A match between Parma Calcio and SS Lazio at Stadio Ennio Tardini on February 9, 2020 in Parma, Italy.  (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images for Parma Calcio)

Prima il caso Gian Piero Gasperini poi quello di Beppe Iachini. Oggi in Serie A spunta nuovo caso di allenatore positivo al Coronavirus. Si tratta di Roberto D’Aversa, l’allenatore del Parma, che ha raccontato quanto accaduto ai...

Maria Ferriero

Prima il caso Gian Piero Gasperini poi quello di Beppe Iachini. Oggi in Serie A spunta nuovo caso di allenatore positivo al Coronavirus. Si tratta di Roberto D'Aversa, l'allenatore del Parma, che ha raccontato quanto accaduto ai microfoni di ParmaToday. Una scoperta surreale ma fatta per puro caso.

Parma, il racconto di D'Aversa

PARMA, ITALY - FEBRUARY 09: Roberto D'Aversa head coach of Parma Calcio gestures during the Serie A match between Parma Calcio and SS Lazio at Stadio Ennio Tardini on February 9, 2020 in Parma, Italy.  (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images for Parma Calcio)

"Si, ho avuto paura ma non tanto per me stesso ma per i miei cari, per i miei genitori, per la mia famiglia, per mia moglie e per i bambini. Ero abbastanza sereno perché mia moglie, dopo la chiusura delle scuole, è andata a Pescara. La paura principale è stata per i miei genitori che hanno una certa età ma per fortuna è andato tutto bene. Ho avuto un po' di febbre diversi giorni dopo la gara con la SPAL ma niente di grave. Non avevamo fatto i tamponi quindi non potevamo stabilire se avessi contratto il Covid-19 oppure no, cosa accertata solo dai test sierologici effettuati in questi ultimi giorni. I sintomi sono stati leggeri, ho avuto 37 di febbre, cosa che mi succede ogni anno.

Il racconto ai figli? Loro si sono ritrovati da una situazione normale a stare invece chiusi a casa. I due più grandi, Simone e Francesco di 12 e 10 anni, capiscono le problematiche e sono stati i primi ad essere spaventati e magari a non voler uscire di casa. Sofia, che ha 5 anni, ha mostrato nonostante sia piccolina, una certa maturità: ogni volta che si deve uscire è la prima a indossare la mascherina. Dimostra già una sensibilità da adulta. C’è stato poco da spiegare, dai telegiornali hanno poi capito ancora di più la gravità della situazione".