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Parma, Carli: “Ci aspetta un mese difficile, anche con Sarri all’Empoli fu così”

Marcello Carli

Marcello Carli, nuovo direttore sportivo del Parma, ha parlato ai microfoni di Tuttomercatoweb. Di seguito uno stralcio dell’anticipazione dell’intervista che uscirà oggi alle 16. Parma, Carli: “Ci aspetta un mese difficile,...

Redazione

Marcello Carli, nuovo direttore sportivo del Parma, ha parlato ai microfoni di Tuttomercatoweb. Di seguito uno stralcio dell'anticipazione dell'intervista che uscirà oggi alle 16.

Parma, Carli: "Ci aspetta un mese difficile, anche con Sarri all'Empoli fu così"

Marcello Carli

Sul passaggio da Liverani ad Aversa:"Tutte le grandi imprese nel calcio e i grandi successi tecnici vengono delineati da un grande connubio tra club e allenatore. Noi abbiamo fatto una scelta, sono convinto che Liverani abbia le caratteristiche per essere un allenatore importante e bisogna dargli la possibilità di lavorare. So che ci aspettano 3-4 settimane molto difficili, ne siamo consapevoli. Cambiamo completamente modo di pensare il calcio e il tempo sicuramente non aiuta. Però non dobbiamo avere paura, dobbiamo essere pronti a prendere anche qualche legnata se ci sarà da prenderla, ma questo non deve farci cambiare neanche di un millimetro la direzione che abbiamo intrapreso".

Sul radicale cambio di gioco: "Quando uno lo sa e sa che lo dovrà affrontare problemi non ce ne sono. C'è un percorso da affrontare e Liverani con tutta la squadra ha fatto fin qui non più di 3-4 allenamenti. Pensare che lui con la bacchetta magica possa subito fargli fare il palleggio, lo sviluppo... è impossibile. Non sarebbe un allenatore ma un fenomeno, un essere paranormale. Lo sappiamo che ci sarà un percorso da fare e che ci sarà da soffrire. Ma per me non sarà sofferenza, sarà un modo per crescere. Io ci sono passato, sono cose che ho già visto. Con Sarri a Empoli all'inizio si portò avanti un percorso difficilissimo e poi abbiamo fatto tre anni straordinari: se credi in quello che fai non è un risultato in più o in meno che ti può far cambiare idea, perché quello non è credere in un qualcosa ma vivere di emozioni giornaliere. E vivendo così difficilmente crei...".