Ancora razzismo sui campi. Omar Daffe: “Mi succede da 17 anni, l’arbitro non ha interrotto la partita”

Ennesimo episodio di razzismo sui campi da calcio che vede come protagonista Omar Daffe

Omar Daffe: "Sono 17 anni che mi succede"

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Omar Daffe, portiere dell'ASD Agazzanese:

“Sono 17 anni che mi succede. Domenica scorsa al 26' un giocatore della squadra avversaria mi ha apostrofato nell'arco di 2' con 'negro di merda' quattro volte. Io mi sono girato e gli ho detto 'sì, sono io', sono per la non violenza, ma alla quarta volta, speravo che qualcuno facesse qualcosa: l'arbitro ha scritto sul referto del tifoso, ma non ha sospeso la partita. Ho avuto una giornata di squalifica perché sono andato via, da regolamento. Le ingiurie si sono finite fino alla biglietteria. Per la società, città e compagni questi sono i tre punti persi migliori, mi sento di dire questo. Sono in Italia perché quella dei portieri è la più valida del mondo, tifo Italia, la mia compagna è napoletana ed i miei figli sono italiani. I miei figli sono uno tifoso del Napoli e uno della Juve, abbiamo un derby in casa perché io tifo Inter. Italia Paese razzista? Non è così, c'è una minoranza che va isolata. Vivo lo stesso clima di prima, ma più esasperante. Io scarso come portiere? Il curriculum dice che nei dilettanti faccio bene, quando prendo 8 gol mi ritiro. Ho un pezzo del mio cuore a Napoli".