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Nicchi: “Le incertezze aumentano, ma va presa una decisione. Il calcio dilettantistico non va snobbato”

Nicchi (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Marcello Nicchi è intervenuto a TMW radio, nella trasmissione Maracanà.  Focus dell’intervento di Nicchi la possibile ripresa della Serie A, ad oggi complicata parecchio anche dalla situazione internazionale. La Francia per esempio ha...

Mattia Fele

Marcello Nicchi è intervenuto a TMW radio, nella trasmissione Maracanà.  Focus dell'intervento di Nicchi la possibile ripresa della Serie A, ad oggi complicata parecchio anche dalla situazione internazionale. La Francia per esempio ha ufficialmente bloccato il campionato, il quale riprenderà a settembre. Ecco quanto evidenziato del suo intervento da calcionapoli1926.it.

Le parole di Nicchi

"Credo che ogni giorno che passa c'è sempre più incertezza e questo mi dispiace moltissimo.  Per quanto riguarda lo sport, posso dire che è un momento particolarmente delicato, siamo tutti molto in ansia per le sorti del nostro paese ma ci sono tante cose che avrebbero bisogno di risposte e che avrebbero bisogno che arrivino da un solo interprete. Andare avanti senza un punto di riferimento è come andare a fari spenti. Si sta correndo un rischio, che è quello dei contagi. Abbiamo rispettato in modo ferreo le direttive sanitarie e governative, ma ora c'è bisogno di accelerare i protocolli, di dare delle risposte: se non parte questo campionato, se non riparte il prossimo. [...]

Nicchi (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Bisognerà prendere delle decisioni. Stiamo snobbando il mondo dilettantistico e vogliamo sapere cosa succederà. Ci sono migliaia di atleti e arbitri lì. A tutti servirà del tempo per ritrovare la forma fisica. Ci sono le condizioni sanitarie per riprendere ma magari non quelle atletiche per riprendere. C'è il rischio infortuni per giocatori ed arbitri. Tutti siamo fermi in casa ma nessuno ci dice cosa fare per il futuro. Oggi probabilmente non ci sono le condizioni per ricominciare, per una serie di motivi, dai morti ai contagi, fino ai protocolli che vanno rivisti. Non cambierà nulla a settembre, bisogna ripartire ora, e vedere come vanno le cose. Come ci sarà un semaforo rosso, ci si fermerà di nuovo. La sicurezza piena non può darcela nessuno. Serve avere degli obiettivi. Prima di dire che tutto è finito bisognerà, prima o poi, riprovare a partire. Se le condizioni sono particolarmente pericolose, ci si rifermerà. Ma se le condizioni ci permettono di ripartire e i rischi sono programmati e calcolati, si deve riprendere e andare avanti".