L'allenatore in seconda della Juventus Angelo Landucci si è espresso in conferenza post-partita sulla sfida contro il Monza. Tra i tanti tempi affrontati il secondo di Allegri parla dell'episodio che ha smosso la partita: Di Maria-Izzo. Ecco le sue parole.
serie a
Juventus, Landucci: “Bisogna stare zitti e lavorare. Sull’episodio Di Maria-Izzo…”
Landucci: "Izzo usa queste tattiche e Angel ci è caduto"
Di seguito le dichiarazioni dell'allenatore in seconda della Juventus Angelo Landucci in conferenza post-partita:
"Il Monza ha tenuto il predominio territoriale della gara, noi dobbiamo fare meglio ma c'è da aggiungere che l’espulsione ha condizionato la partita. Angel è stato tartassato, ci è caduto. Izzo usa queste tattiche, lui ha reagito e mi dicono che l’espulsione sia stata giusta. E’ il momento di chiacchierare poco e di fare i fatti. Parlare non serve, dobbiamo fare meglio". Come reagire? "Solo col lavoro. Non è contento nessuno, non solo i tifosi, il momento è difficile. Facciamo delle buone parti di partite poi smettiamo. Vogliamo fare ma non riusciamo a fare. Dobbiamo iniziare a fare meglio tutti quanti, e remare nella stessa direzione".
Sul post-gara negli spogliatoi
"Nessun confronto con Allegri, il mister non poteva entrare perché è squalificato. Se qualcuno si è demotivato sentendo insistere sul tasto delle assenze importanti? Sicuramente no, il gruppo è sempre stato sano. Non ci sono problemi con nessuno. Quando mancano 4/5 giocatori si sente la mancanza ma non è una scusante. Dobbiamo fare meglio, non trovare scuse. Mettere la testa su e fare meglio". I problemi sono risolvibili? "Sì, bisogna fare meglio e lo faremo. Non vorrei essere ripetitivo ma stasera non possiamo dire altrimenti: dobbiamo fare meglio tutti. Oggi sembra tutto nero, bisogna ritrovare l’azzurro".
Sui tifosi
"Quando perdi è così, i tifosi giustamente contestano. Dobbiamo stare zitti e lavorare. La Juve deve fare sicuramente meglio. Ha detto bene Arrivabene prima della partita: siamo tutti responsabili, e insieme dobbiamo uscirne. Restare uniti dopo le vittorie è facile, bisogna fare i fatti adesso". La sosta: un bene o un male? "Lavorare durante la sosta delle Nazionali è dura perché rimarremo in pochi. Per me sarebbe stato meglio giocare subito. Si vince insieme e si perde insieme. Siamo sulla stessa barca e dobbiamo dare un segnale forte".
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