In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con UmbertoChiariello in onda su RadioPuntoNuovo, è intervenuto LucaFiorucci, ex presidente CRAUmbria, che ha parlato delle ultime settimane molto dure per la classe arbitrale.
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Fiorucci: “Gli arbitri hanno paura di Nicchi. Ecco perché non vanno al VAR: perdono soldi”
L'ex arbitro Luca Fiorucci ha parlato degli ultimi errori arbitrali evidenti e della "paura" degli stessi verso Nicchi
Queste le sue parole: “Purtroppo manca negli arbitri la giusta serenità e ciò deriva dagli organi politici - cioè il presidente Nicchi - che invadono troppo l'area tecnica - quindi Rizzoli - e non li lasciano operare in autonomia. Nicchi intervenne alla 'Domenica Sportiva' per dire che avrebbe preso provvedimenti contro Massa e Valeri. Questo tipo di interventi tolgono tranquillità agli arbitri e ciò deriva da contratti annuali che scadono a Giugno di ogni anno e senza preavviso possono non essere rinnovati. Gli organi tecnici sono sempre vincolati alla politica, questo non li rende tranquilli. Purtroppo sbagliare vuol dire non essere designati la domenica dopo, significa essere mandati a casa a fine anno: questo è un sistema che non funziona più. Sono intenzionato a cambiare tutto il prossimo anno, anche perché il Presidente Nicchi non consente di rinnovarsi, chi ha intenzione di portare innovazioni viene cacciato. E' ovvio che questo spaventi, gli arbitri perdono serenità e ciò li porta a sbagliare.
VAR? Manca la tranquillità non solo degli arbitri, ma anche dei designatori. Il perno sta nei contratti che non sono giusti: bisogna garantire un sistema più trasparente e tranquillo. Questi ultimi 12 anni di Nicchi sono un fallimento, gli arbitri che arbitrano meglio in questo momento sono Rocchi e Orsato, arbitri di 15 anni fa. Gli ultimi innesti hanno grosse difficoltà, da un punto di vista tecnico, ma soprattutto di personalità. Ribadisco che noi, quello che vogliamo portare avanti, è lasciare autonomia ai disegnatori: svincolare la politica dall'area tecnica. Sorteggio integrale? Non vorrei ampliare troppi discorsi, magari inopportuni, ma vorremmo dare autonomia a Rizzoli. Non faccio più parte dell'AIA perché mi sono dimesso lo scorso l'anno, l'11 Luglio 2018. A mio avviso era l'unico modo per fare una campagna elettorale per fare qualcosa di diverso da Nicchi. All'interno ci sono regole medioevali che non consentono assolutamente nulla. Sono regole antiquate che vanno abbattute, l'AIA va modernizzata. Sono dell'idea di dare la possibilità agli arbitri di dare la propria opinione a fine gara. Far sentire le conversazioni tra arbitro e VAR? Penso che vadano raggiunte pian piano le cose, in questa prima parte sarebbe già tanto fare un incontro pubblico e spiegare i falli di mano.
Challenge? Sono pienamente d'accordo, va regolamentata, ma è una squadra percorribile. C'è un corto circuito per colpa della politica nell'aerea tecnica, se ciò si scinde, riusciamo a ridare una tranquillità. Gli arbitri giovani ce l'hanno il talento, ma hanno bisogno di autonomia per poter crescere. Abisso, l'anno scorso in Fiorentina-Inter, sbagliò e fu estromesso per un episodio piuttosto clamoroso. E' ovvio che mancano di tranquillità. Fossi Nicchi indirei una riunione con tutte le società per la confusione dell'ultimo weekend e turno infrasettimanale, per fare chiarezza. Purtroppo la non trasparenza porta anche al fatto che la politica entri in gioco anche nelle decisioni tecniche, quindi non si ha meritocrazia e non consente ai migliori arbitri arrivare nelle massime serie. Aria pulita? C'è tantissima insofferenza per tutti gli arbitri, c'è molto malcontento, la paura di venir fuori - perché se esprimi le tue idee vieni richiamato all'ordine - quindi vogliamo dare nuova trasparenza, nuova aria. Blog Luca Marelli? Lo leggo tranquillamente, siamo amici, è un altro di quelli che non era ben visto dalla dirigenza perché esprimeva le proprie idee. In questo sistema AIA chi esprime le proprie idee non è ben visto".
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