La pagina Facebook Non è più domenica riporta alcune considerazioni tratte dal libro "Ci alleniamo anche se piove". Le parole sono di Bruno Pizzul, che oggi compie 85 anni. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato da CalcioNapoli1926.it:
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Tanti auguri a Bruno Pizzul (85 anni): una testimonianza struggente sulla carriera
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“Strinsi un rapporto speciale proprio con Viola anche se capì subito che non mi sarei alzato alle 4 del mattino per accompagnarlo a vedere i trottatori sgambare. Poi Gianni Brera, sempre gentile. Con i colleghi si stava bene, sempre insieme. Mi pare che questo sia un po’ sparito. Anche con i campioni si metteva in comune molto, ora è impossibile. Troppi filtri, liste di attesa per una intervista, complicazioni da diritti tv. Rapporti personali quasi inesistenti. È uno specchio di questo tempo: nervosismi, scarsa capacità di accettare l’altro. Da giovane speravo e sognavo. Poi capii che la mia passione era inversamente proporzionale al talento. Ero riuscito a laurearmi, insegnavo alla medie di Gorizia. La Rai di Trieste organizzò un concorso per programmista. Non si presentò nessuno e mi invitarono a partecipare in quanto giovane laureato. Uno dei membri della commissione era Paolo Valenti: mi aveva visto giocare, mi aveva notato. Per l’altezza, non certo per la bravura. Fu lui a dirottarmi sul concorso per radio-telecronisti. Con me c’erano Bruno Vespa, Paolo Frajese. Beh, venni assunto, con mia somma sorpresa. Cominciò così una carriera inaspettata. Le modalità: irripetibili. Quando un giovane mi chiede come fare a diventare telecronista non so che dire. I giovani fanno fatica e sono troppo spesso sfruttati in maniera invereconda.”
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