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Bologna, Barrow: “La sconfitta col Milan brucia, al Napoli creeremo pericoli”

Bologna, Barrow: “La sconfitta col Milan brucia, al Napoli creeremo pericoli” - immagine 1

Le parole dell'attaccante degli emiliani

Giovanni Montuori

Sulle colonne del Corriere dello Sport ha parlato Musa Barrow, attaccante del Bologna, ormai a segno da tre partite consecutive, che ha commentato la situazione in casa emiliana.

Bologna, parla Barrow

Barrow

"Se Mihaijlovic mi mette in un altro modulo, io cerco di allenarmi per inserirmi bene in quel modulo. Sono i movimenti che fai durante la settimana che contano e li devi riproporre durante la partita. Questo ruolo, seconda punta, mi piace perché posso muovermi, mi sento più libero, posso aiutare i mediani e salire. Arnautovic mi dà consigli, lui è veloce ma io di più; se lui viene incontro io vado in profondità, se ci va lui io cerco di stare dove è meglio; ci intendiamo, lui è un attaccante completo, ha fisico, forza, quest'anno ci darà tante soddisfazioni."

Su Milan-Bologna:

"Sconfitta che brucia, ma abbiamo imparato che possiamo giocarcela contro qualsiasi squadra. Abbiamo difeso, giocato, e il Milan ha fatto pochi tiri nello specchio. Stiamo bene e cerchiamo di difendere meglio, così possiamo ripartire con la palla per creare pericoli."

Su Mihajlovic:

"Il mister è bravo, soprattutto coi giovani, conosce la forza di ognuno e nei momenti difficili è sempre lì ad aiutare. Ci confrontiamo spesso anche in partita, e questa è una cosa buona, perché quando hai un rapporto così implica che devi dare il massimo. Mi piace tanto Sinisa perché è uno che ascolta i suoi giocatori. Magari fuori dal campo ha un'altra immagine."

Sulla città:

"A Bologna sto molto bene. Vivo in centro, è una città per giovani, ci sono gli universitari, i ragazzi. Non esco tanto, se vado fuori mi faccio una crepes dolce; mi trovo benissimo sia con la città ma anche con la squadra e nello spogliatoio."

Sul suo carattere:

"Non sono timido, ma porto rispetto per la gente che mi ha insegnato mia madre, che insegnava alle elementari, siamo molto legati e ci sentiamo tre volte al giorno. Il suo insegnamento più grande è l'umiltà: soldi, fama e cose materiali vengono dopo, prima il rispetto per le persone. Ho due fratelli in Gambia, di cui uno architetto, io sono il più piccolo e loro per me, senza il papà, sono stati importantissimi."