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Pedullà demolisce Inzaghi: “Non esiste l’alibi del Napoli ingiocabile!”

Pedullà demolisce Inzaghi: “Non esiste l’alibi del Napoli ingiocabile!” - immagine 1
Il lungo articolo di Alfredo Pedullà per Sportitalia.com

Giovanni Ibello

"Abbiamo difeso Simone Inzaghi fino a pochi giorni fa, certo non lo scarichiamo a distanza di 72 o 100 ore. Pensiamo sia un buon allenatore con qualche limite importante che in qualche modo deve superare. Il più importante: evitare che le sostituzioni siano quasi uno scioglilingua, un passaparola, una cosa scontata.

Il lungo articolo di Alfredo Pedullà per Sportitalia.com

Pedullà demolisce Inzaghi: “Non esiste l’alibi del Napoli ingiocabile!” - immagine 1
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Esce Lukaku entra Dzeko, il difensore ammonito resta nello spogliatoio, il centrocampista con un giallo a carico anche. Situazioni didascaliche, le stesse mosse, senza aguzzare l’ingegno e spremere la fantasia come ha fatto Pioli nel momento di massima e profonda crisi del Milan. A Bologna sarebbe servito avere Lukaku, con il senno del prima e non soltanto del poi: nessuno avrebbe potuto prevedere il gol di Orsolini, ma l’imponderabile va messo in preventivo con la speranza di farti trovare pronto e con qualche munizione. E i tre attaccanti contemporaneamente in campo sarebbero serviti, alla larga dalle solite mosse. Diciamolo: sette sconfitte in campionato in 24 partite sono numeri indegni per un organico come quello dell’Inter. Non scherziamo. Bisogna avere l’onestà intellettuale di ammetterlo, abbiamo criticato spesso Allegri e condannato Pioli all’interno di quell’orribile gennaio rossonero, sarebbe poco corretto far finta di nulla nel caso di Inzaghi. E non esiste l’alibi attualmente di moda “ma sai questo Napoli è ingiocabile”. Tu, intanto, fai i sette-otto punti in più, il discorso vale per Juve e Milan. E non esiste il discorso, molto social, “ma Inzaghi ha vinto un trofeo, può andare ai quarti di Champions, è in semifinale di Coppa Italia”. Non c’entra un tubo, anzi è un aggravante. L’errore più grande è questo, trovare maniglie che sinceramente non ci sono: sarebbe giusto evitare, per il bene di Simone e della sua (ancora) giovane carriera". Lo scrive in un lungo editoriale per Sportitalia il giornalista Alfredo Pedullà. Inevitabile il parallelismo con il Napoli di Spalletti che sta dominando in lungo e in largo.