senza categoria

Wenger, prima idea da dirigente FIFA: la rivoluzione del fuorigioco

Wenger, prima idea da dirigente FIFA: la rivoluzione del fuorigioco

L'ex allenatore dell'Arsenal Arséne Wenger, ha detto la sua sulla possibile innovazione della regola del fuorigioco.

Mattia Fele

Da allenatore a innovatore, è un attimo. E così Wenger potrebbe entrare nella storia del calcio, ancora e più fortemente, da una nuova prospettiva. Troppe volte, secondo l'ex allenatore, il fuorigioco millimetrico ha deciso gare importanti. Un cambiamento del genere, avrebbe una portata epocale: si tratterebbe del più grande cambiamento strutturale delle regole del calcio da quando fu introdotta la regola del retropassaggio, nel 1992.  "Il problema più grande che le persone hanno con il VAR è la regola del fuorigioco - ha spiegato Wenger -. C'è spazio per cambiare la regola e non permettere che una parte del naso di un giocatore è in fuorigioco".

L'importanza della "luce" per Wenger

Wenger, prima idea da dirigente FIFA: la rivoluzione del fuorigioco

La nuova regola funzionerebbe così: per decretare fuorigioco, ci dovrà essere “luce” tra l’ultimo difensore e l’attaccante. Più semplicemente,  all’attaccante basterà essere in linea con parti del corpo che legalmente possono portare al gol, escludendo dunque le mani e le braccia. Così ancora l'ex tecnico Wenger: "non sarà più fuorigioco se qualsiasi parte del corpo con cui si può segnare un goal sarà in linea con l’ultimo difensore, anche se altre parti del corpo dell’attaccante saranno in vantaggio – ha proseguito l’ex manager dell’Arsenal -. Questo risolverà il problema e non ci saranno più decisioni sui millimetri di vantaggio dell’attaccante rispetto alla linea difensiva”.

Nel frattempo alcuni club della Premier, dove il problema è avvertito particolarmente, hanno richiesto la modifica delle linee tracciate dal VAR. Renderle più spesse, infatti, significherebbe concedere all'attaccante un margine di 10 cm.