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Leicester, l’ex vice allenatore: “Vardy un animale, cerca sempre lo scontro”

NORWICH, ENGLAND - AUGUST 28: Jamie Vardy of Leicester City celebrates scoring the first Leicester goal during the Premier League match between Norwich City  and  Leicester City at Carrow Road on August 28, 2021 in Norwich, England. (Photo by Justin Setterfield/Getty Images)

Paolo Benetti, allenatore ed ex vice di Claudio Ranieri sulle panchine di Leicester e Sampdoria, ha rilasciato quest'oggi alcune dichiarazioni a Radio Punto Nuovo

Tony Sarnataro

 Paolo Benetti, allenatore ed ex vice di Claudio Ranieri sulle panchine di Leicester e Sampdoria, ha rilasciato quest'oggi alcune dichiarazioni a Radio Punto Nuovo su alcuni temi attuali in casa azzurra. A seguire le sue principali parole.

Leicester, le parole dell'ex vice allenatore

 (Photo by Stephen Pond/Getty Images)

“Calcisticamente è stata un’annata fantastica al Leicester. Ancora adesso quando rivedo i gol penso che abbiamo avuto un pizzico di fortuna ma ce la siamo meritata in un campionato dove c’erano squadre nettamente più forte di noi. Cosa manca? Non sta a me dirlo però è vero che negli ultimi 4-5 anni si sono sempre ripetuti a buonissimi livelli. Il Leicester arriva quasi sempre a sfiorare la Champions è un altro miracolo. Rispetto all’annata fantastica si sono sempre rinforzati. Kante arrivava dal campionato francese ma non si sapeva fosse così forte, così come altri tipo Mahrez. Stanno facendo un lavoro eccelso rimanendo a quei livelli. Ripeto, in un campionato come quello inglese dove ci sono tante squadre attrezzatissime e secondo me ogni anno fanno un miracolo. Vardy non ha bisogno di presentazioni: è un animale da gara, delle volte non si nota in allenamento ma è un nervoso, un agonista, un attaccabrighe con senso del gol e velocità. Penso sia tra gli attaccanti più ostici da affrontare. Schmeichel è tra i primi dieci portieri al mondo. Albrighton è un buonissimo giocatore e oltre ad essere un uomo squadra è il giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero perché si fa trovare pronto e con una grande tecnica. Come si marca Vardy? Non ci sono consigli per Manolas e Koulibaly, hanno tutte le caratteristiche per fermarlo perché sono molto veloci. Poi Koulibaly è una spanna sopra tutti atleticamente. Ma bisogna stare attenti perché come ho detto cerca sempre lo scontro anche verbale oltre che fisico. Loro possono limitarli. Manolas è potenzialmente uno dei migliori difensori in Italia. Non ha la costanza di fare 38 partite sempre sul pezzo. È un ragazzo d’oro, dà l’anima ma soffre qualche problemino fisico di troppo. Ma uno come Manolas lo vorrei sempre. Poi bisogna trovare la chiave giusta per entrare nella sua testa e Spalletti sicuramente sa riuscirci. Posso parlare della Sampdoria di Ranieri di questi anni: eravamo ultimi in classifica e l’allenatore ha fatto un grande lavoro. Il gruppo quest’anno è sano, solido e difficilmente sbaglia più partite. La Samp è una squadra ostica, con Quagliarella che conosciamo bene ed è sprecato per quel tipo di squadra, non si discutono le sue qualità di goleador. Candreva anche è un gran bel giocatore. Damsgaard ha le stimmate per essere un campione nei prossimi dieci anni. Non penso si perderà perché non sente la pressione, va in campo come se stesse giocando con i suoi amici. Sopportare la tensione è una qualità che bisogna avere per giocare in grandi squadre”.