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Giuseppe Conte: “Chiusa ogni attività non necessaria. Restano aperti supermercati e farmacie”

Conte

E’ cominciata alle 22.45 una nuova diretta del premier Giuseppe Conte. L’uomo ha deciso di parlare ancora una vola alla Nazione in questa situazione di emergenze. Il premier ha annunciato per fermare il dilagare del Coronavirus. Le...

Maria Ferriero

E' cominciata alle 22.45 una nuova diretta del premier Giuseppe Conte. L'uomo ha deciso di parlare ancora una vola alla Nazione in questa situazione di emergenze. Il premier ha annunciato per fermare il dilagare del Coronavirus.

Le parole di Giuseppe Conte

"Questi decessi per noi, per i valori che condividiamo, non sono semplici numeri. Sono persone, sono storie di famiglie che perdono i propri cari. Le misure adottate necessitano di tempo. Dobbiamo rispettare ancora le regole con pazienza e fiducia. Sono misure severe ma non abbiamo alternative. Dobbiamo resistere perchè solo in questo modo potremo tutelare noi stessi e le persone che amiamo. E' un sacrificio minimo rispetto a quanto accade negli ospedali dove si rischia molto di più. O alle forze armate, ai commessi dei supermercati e delle farmacie. Oggi abbiamo deciso di compiere un altro passo. Abbiamo deciso di chiudere ogni attività produttiva non necessaria. Abbiamo stilato una lista dettagliata di quelle attività necessario allo Stato. supermercati, generi alimentari. Nessuna restrizione sui giorni di apertura, non c'è ragione di corse all'acquisto. Saranno aperte farmacie, parafarmacie, servizi bancari, postali e finanziari. Assicureremo i trasporti. Al di fuori di queste attività, concederemo solo il lavoro smartworking. 

Rallentiamo il motore produttivo del paese ma non lo fermiamo. E'una decisione che ci consente di affrontare la fase più acuta del contagio. Oggi è necessaria per contenere quanto più possibile. Tale emergenza sanitaria si sta mutando anche in una emergenza economica. Lo Stato è qui ed il governo ci permetterà di ripartire quanto prima. La nostra comunità si deve stringere forte per prpteggere il bene più importante ovvero la vita. Quelle rinunce domani ci consentiranno di tornare presto nelle nostre fabbriche, nei nostri uffici e nelle nostre piazze. Non rinunciamo alla speranza".