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L’AVVERSARIO – Il Milan per un calcio alla crisi: con il Napoli è una sfida allo specchio

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Focus sul prossimo avversario del Napoli, il Milan passato da Giampaolo a Pioli senza risultati migliori: con gli azzurri sarà sfida allo specchio tra due squadre in crisi nera

Tony Sarnataro

Dopo la sosta torna il campionato e il Napoli deve assolutamente ripartire dopo gli ultimi risultati negativi e i 3 punti in 4 gare. Sulla sua strada un'altra big in crisi: il Milan di Stefano Pioli, addirittura al quattordicesimo posto con 4 vittorie, 1 pareggio e 7 sconfitte.

CRISI ALLO SPECCHIO

Milan contro Napoli, chi uscirà dalla crisi? A sorprendere di più è sicuramente il momento azzurro, la dura stagione rossonera era preventivabile già in estate. Punita dall'UEFA per il fair play finanziario con l'esclusione dall'Europa (League), il Milan è passato da Giampaolo a Pioli senza troppi risultati, anzi questi ultimi sono addirittura peggiorati con il nuovo tecnico. Specchio di una squadra in crisi, senza gioco, con calciatori sopravvalutati, dove ognuno gioca per sé. Spesso durante le partite si è vista una squadra nettamente in difficoltà, modesta tecnicamente. Ad oggi, per quanto detto dal campo, il Milan vale davvero il quattordicesimo posto: le uniche vittorie (Brescia, Verona, Genoa e SPAL) sono state sofferte contro squadre che lottano per la salvezza, senza rubare l'occhio. Si può dire che il vero Milan non si è ancora visto. Solo in due occasioni sono arrivati duegol, mai tre o più. E in una di queste due occasioni non sono arrivati nemmeno i tre punti: nell'esordio di Pioli, 2-2 casalingo contro il Lecce. Nelle gare perse, invece, si è avuta la sensazione di una squadra nettamente inferiore alle varie Inter, Fiorentina, Roma, Lazio affrontate. Discorso diverso nell'ultima uscita contro la Juventus, dove forse per la prima volta si è visto un Milan più convincente, non abbastanza da evitare la sconfitta. Meneghini alla ricerca di sé stessi, che arrivano da due sconfitte di fila. Ma continuano a dichiarare, forse con troppa presunzione, la zona Champions come obiettivo stagionale.

LA PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Donnarumma; Conti, Musacchio, Romagnoli, Hernandez; Paquetà, Biglia, Krunic; Suso, Piatek, Bonaventura

UOMO CHIAVE: Suso

COME SE LA GIOCA

Il Milan è l'esempio concreto dove il monte stipendi e i valori dei calciatori non sempre corrispondono a quanto poi si vede sul campo. Trovare un uomo chiave, decisivo e influenzante nei rossoneri di quest'anno è difficile. O forse uno c'è: Hakan Calhanoglu. Ma il fantasista turco sarà assente per squalifica contro il Napoli. Grave perdita di cui gli azzurri dovranno provare ad approfittare. Al suo posto probabile il rilancio di Bonaventura, rientrato dopo più di un anno travagliato dagli infortuni. Pioli proverà ad affidarsi all'altro uomo di maggior talento, Suso. Fin qui troppo discontinuo, anzi un vero e proprio fantasma, tanto da essere punito con la panchina contro la SPAL. Risultato? Ingresso nella ripresa e rete decisiva su punizione. Da considerare anche la questione Kessié, in rotta con il club, e lasciato fuori dai convocati nell'ultima gara prima della sosta per motivi disciplinari. Al suo posto si scalda Krunic. Altri punti di forza i Nazionali Donnarumma e Romagnoli, compagni di Insigne nella parentesi italiana. Il bomber, dalle polveri bagnate, è Piatek: solo 3 gol (di cui due su rigore), lontano parente di quello dell'anno scorso. Ma è tutto il Milan che non gira. Dubbio in fascia tra Conti e Calabria. Si prevede una sfida tirata, nessuna delle due squadre può permettersi altri passi falsi. Il Napoli vuole mantenere la recente tradizione positiva nella Milano rossonera con 1 sola sconfitta negli ultimi 8 precedenti: 3 vittorie e 4 pareggi (gli ultimi due per 0-0 consecutivi) completano il quadro. Il grande ex della sfida sarà Carlo Ancelotti, visti i suoi successi (comprese due Champions League) al Milan.

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Tony Sarnataro