Il cocktail al veleno è servito, con l’odio e l’ignoranza che si sono mescolati durante la squallida domenica di Verona-Napoli, in un clima avvilente e lontano anni luce dai reali valori della civiltà e dello sport. A fine partita da un bar vicino allo stadio Bentegodi ancora si sentiva l’eco degli slogan nordisti e razzisti contro Napoli. Addirittura con allusioni sarcastiche all’ormai lontanissimo terremoto in Irpinia. Lo riporta l'edizione odierna di Repubblica.
rassegna
Verona, slogan razzisti verso Napoli anche da bar vicino al Bentegodi: il retroscena
A fine partita da un bar vicino allo stadio Bentegodi ancora si sentiva l’eco degli slogan nordisti e razzisti contro Napoli
Verona, slogan razzisti verso Napoli anche da bar vicino al Bentegodi
Ma prima c’erano già stati gli ululati contro i calciatori di colore di Spalletti, i soliti cori di discriminazione territoriale contro il Sud e quelli razzisti in direzione di Lorenzo Insigne, a cui i 2500 sostenitori al seguito degli azzurri avevano reagito a loro volta con urla minacciose ed esplodendo petardi. Ad accendere la miccia erano stati però alla vigilia della gara gli ultras locali, esponendo all’esterno del Bentegodi un vigliacco striscione. Le bandiere di Russia e Ucraina e le coordinate geografiche della città di Napoli, un consiglio per spostare il tiro dei bombardamenti. Dal deprimente festival dell’odio e della stupidità andato in scena ieri al Bentegodi è uscito con i tre punti in tasca il Napoli, mantenendo i nervi saldi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA