Ci siamo, stasera c'è Napoli-Eintracht. E viene in mente la musichetta della Champions, che i brividi lungo la schiena li fa venire sempre. E viene in mente che il 2-0 dell'andata dev'essere messo da parte e bisogna giocarla come fosse la prima. Ma, soprattutto, viene in mente che questa sera, davvero, potremmo assistere alla storia. Il Napoli non si è mai qualificato ai quarti di Champions League, e mai come quest'anno lo meriterebbe.
rassegna
Stasera Napoli-Eintracht, la “prima finale” della stagione
Napoli, contro l'Eintracht per riscrivere la storia
—Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "C'è una distanza breve - novanta minuti, meno di niente - e però per riempirla, non ci sono attimi da sprecare. Voltarsi, non sia mai: perché qui non c’è tempo da perdere, né lusinghe in cui adagiarsi: quando la Storia chiama, e a gran voce, è indispensabile saperla ascoltare, seguire il ritmo della voce, inseguirla strategicamente, evitando di smarrirsi tra i cespugli della vanità e puntando su se stesso (...) Si parte dal 2-0 che il Napoli s’è regalato all’andata, da quel poster di Gigantesca Bellezza ch’è divenuto una specie di spartiacque europeo e che Spalletti vuole replicare, affinché non ci sia nessuno dubbio (...) Ci vorrà il Napoli che il mondo ha cominciato a guardare, ancor prima di Francoforte, che appartiene a Spalletti, porta a spasso la sua filosofia, è l’immagine di un calcio che ti rapisce ma anche la fotografia di una filosofia che è radicata nel Napoli". Spalletti lo sa, è una gara che può entrare e fare la storia del club: "Siamo di fronte ad una gara che può essere paragonata alla prima finale della stagione".
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