La vittoria del terzo scudetto del Napoli è figlia di un progetto ma soprattutto del lavoro di Luciano Spalletti. Fino a ieri considerato l'eterno secondo ma che ha 64 anni con solo due anni di lavoro in azzurro è riuscito a far esplodere una città intera dopo 33 anni scrivendo per sempre il suo nome nella storia. Quest'estate con la rivoluzione ha fatto un capolavoro facendosi seguire al 100% dallo spogliatoio convinto dalle sue idee. Ne ha parlato l'edizione odierna de Il Corriere dello Sport. A seguire un estratto dell'articolo.
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Spalletti ha scritto la storia: così ha costruito la squadra più bella d’Italia
Spalletti ha scritto la storia: così ha costruito la squadra più bella d'Italia
—"Spalletti lo ha vinto in fretta, praticamente subito. Non era nemmeno tanto sottile la diffidenza che aveva accompagnato il Napoli durante la campagna acquisti. La sostituzione quasi per intero della vecchia guardia con giocatori che pochi conoscevano aveva lasciato molti dubbi. Giuntoli, questo è innegabile, ha consegnato al suo allenatore un organico di primo livello, ma è altrettanto innegabile che il lavoro di Spalletti sia stato profondo e al tempo stesso rapido, usando intuito e ragionamento, soprattutto chiarezza. Voleva giocare in quel modo, voleva che la squadra esprimesse tutto il suo talento, voleva che quindici- sedici giocatori fossero capaci di fondere le proprie qualità fino a farne un’unica qualità, quella di una squadra. La squadra più bella e più forte d’Italia".
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