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San Paolo, poco meno di 40mila contro la Juventus. L’analisi

San Paolo (Getty Images)

C’era una volta (e neanche tanto tempo fa) Napoli-Juventus, la madre di tutte le partite, quella del «tutti esauriti». Poi è cambiato il calcio. Di seguito è stata evidenziata un’analisi del Corriere dello Sport in merito...

Alessandro Silvano Davidde

C’era una volta (e neanche tanto tempo fa) Napoli-Juventus, la madre di tutte le partite, quella del «tutti esauriti». Poi è cambiato il calcio. Di seguito è stata evidenziata un'analisi del Corriere dello Sport in merito all'affluenza del San Paolo.

San Paolo, sono solo 38mila stasera

Sarà perché ormai è più comodo starsene a casa, in poltrona, dinnanzi alla tv, o semplicemente perché c’è un momento in cui la vita ha altre priorità. Napoli-Juventus non è mai una partita come le altre e l’effetto si avverte anche in un San Paolo che pienissimo non sarà: trentottomila biglietti venduti, praticamente quanti ce n’erano per il Liverpool (la prima di Champions contro i campioni d’Europa in carica).

Circa settemila in meno di quelli che trasformarono Napoli-Brescia in un mezzogiorno e mezzo di fuoco. Ma questa è anche la terza gara consecutiva al San Paolo in otto giorni: la Fiorentina prima (22.219) e la Lazio poi (24.377) hanno semplicemente sfondato il muro dei ventimila e comunque sulle famiglie hanno inciso. Ma stasera, in una stagione da minimi storici, il Napoli pensa di farcela a superare la soglia dei quarantamila, non è ciò che succedeva in passato ma è comunque un segnale: perché la Juve attrae.