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Roma, nuove multe in arrivo per i cori discriminatori contro Napoli: i dettagli

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Le ultime sui cori della Curva Sud della Roma

Leonardo Litterio

La scorsa domenica il Napoli ha affrontato la Roma in quel dello Stadio Olimpico. Il match tra gli azzurri e i giallorossi è sempre molto teso anche sugli spalti, dove cori e offese sono purtroppo la normalità.

Roma, nuove multe in arrivo per i cori discriminatori contro Napoli, difficile la squalifica della Curva Sud: si attende la decisione della Procura

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Di seguito quanto scritto dall'edizione odierna de "Il Corriere dello Sport":

"Un po’ di preoccupazione a Trigoria c’è, non tanto per il contatto spigoloso tra Karsdorp e l’arbitro Irrati quanto per la decisione sui cori dell’Olimpico contro Napoli. Dopo l’ammenda della scorsa settimana, 5.000 euro per gli epiteti discriminatori urlati dai tifosi della Roma in trasferta a Genova, è prevedibile una nuova sanzione perché in occasione della partita contro il Napoli dalla Curva Sud e non solo sono partite altre canzoni inneggianti all’eruzione del Vesuvio e allo slogan più noto («Lavali col fuoco»): gli ispettori federali hanno annotato tutto".

Sulla possibile decisione della Procura

"La decisione del giudice sportivo, attesa per oggi, ha un valore importante perché la prossima partita che la Roma giocherà all’Olimpico sarà il derby. E’ improbabile una squalifica dello stadio, o di un settore dello stadio, perché da anni ormai la norma sulla cosiddetta «discriminazione territoriale» è stata interpretata in senso meno severo rispetto al passato. E’ più ragionevole dunque pensare che arrivi una nuova multa, più dura della precedente, magari con una diffida ufficiale: alla prossima, scattano le chiusure. Più difficile che sia multato il Napoli anche se molti tifosi presenti nel settore Distinti Nord, non residenti in Campania come da restrizioni determinate dal Viminale, hanno sfregiato l’omaggio al povero Francesco Valdiserri, il tifoso romanista ucciso a 18 anni da un’auto impazzita, fischiando l’annuncio dello speaker dedicato al ragazzo. In questo caso non si è trattato di razzismo ma di un comportamento riprovevole, aberrante, che tra l’altro ha esasperato gli animi (e le voci) della fazione romanista".