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Nicola fa parte di un calcio antico e per questo “affascinante”, dove l’amore conta

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La storia d'amore tra Nicola e la Salernitana non è mai terminata. L'allenatore ha dimostrato di essere indispensabile in soli due giorni, lasciando una lezione di vita all'intero mondo del calcio

Giuseppe Ferrara

"Ho cercato con tutte le mie forze di convincere il presidente a tornare sui suoi passi". Sono state queste le prime parole di Davide Nicola, dopo il rientro nella sua amata Salerno. Erano passate solo quarantott'ore dall'esonero e dalla fine di una favola che sembrava destinata a non avere un gran finale. Eppure, ancora una volta, il calcio ha insegnato qualcosa a noi tutti. Spesso, non bisogna fare la storia per essere ricordati, basta lavorare con il cuore. Il tecnico lo sa ed è pronto a scrivere una nuova pagina della sua storia.

Riconoscenza

Nicola Salernitana
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La pesante sconfitta a Bergamo contro l'Atalanta aveva indotto Danilo Iervolino ad esonerare Davide Nicola. Dopo la nota ufficiale da parte del club, sono stati tanti i messaggi d'amore per il tecnico. Quest'ultimo è stato protagonista di una salvezza impensabile e difficilmente poteva essere dimenticato. Pian piano, gli elogi hanno però lasciato spazio alle critiche. Diverse voci sottolineavano l'inadeguatezza della scelta del patron, visti anche gli scarsi risultati ottenuti nella ricerca di un nuovo condottiero. Il calcio però ha delle leggi "inamovibili" ed una di questa riguarda colui che siede in panchina. Infatti, in caso di prestazioni "disastrose" a farne le spese sarà sempre e solo il tecnico. La stessa sorte è toccata al piemontese, che forse più di qualsiasi altra persona meritava un po' di riconoscenza a suo favore.

Cuore

nicola salernitana
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Son tante le volte in cui noi tutti abbiamo sentito dire "mettici cuore". Di solito è una frase che viene detta per incitare una persona a compiere un duro lavoro. In fondo, la verità è che la citazione non è una delle tante. Infatti, la vita e il calcio spesso insegnano che chi lotta davvero per ciò che ama, forse un giorno riuscirà a spuntarla. Davide Nicola in qualche modo è riuscito a diventare il portavoce di questa meravigliosa affermazione. Niente è scontato nella vita del tecnico e nel corso degli anni ha sempre dimostrato di meritarsi ciò che ha ottenuto. Una cosa in particolare lo distingue dai suoi colleghi. Molte volte siamo abituati ad analizzare la tecnica, la tattica o le restanti cose che hanno a che fare con lo sport. La verità è che prima di ogni schema c'è da scoprire la mentalità di una persona. Il tecnico piemontese non avrà dato un gioco formidabile alla sua squadra, ma ha donato ciò che altri non sono mai riusciti a regalare: il cuore. Quest'ultimo in campo e fuori, riesce a fare tutta la differenza del mondo e inoltre può diventare l'arma vincente, proprio come nel caso della Salernitana durante la passata stagione.

"Amo Salerno e credo nel progetto"

nicola salernitana serie a
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Davide Nicola più di qualsiasi altra persona ha dimostrato di amare Salerno e la "sua" Salernitana. In fondo, la squadra campana è una piccola costruzione del tecnico. Senza il suo arrivo non sarebbe stato possibile sognare nuovamente il massimo campionato italiano. Invece, con grinta e volontà è riuscito a rimettere in gioco un gruppo di uomini, che prima di allora sembravano rassegnati. La decisione di cambiare guida tecnica lascia il tempo che trova, perché ormai viviamo in un'epoca dove l'esonero dell'allenatore non fa più notizia. Invece, questa volta la musica sembra esser cambiata. Da ieri sera si è accesa una speranza, una di quelle che porti inciso dentro di te. Nicola ci ha sperato e l'ha sognato a lungo, il ritorno era l'unica cosa che voleva. In fin dei conti, l'esonero era sembrato sin dall'inizio una scelta drastica, troppo. Il nuovo approdo in Campania porterà con sé una nuova emozione, che i calciatori assieme al loro condottiero dovranno cercare di mettere in campo. Oggi, Davide ha preso la sua rivincita e lascia a tutti noi una grossa lezione in eredità. In un calcio sempre più "viscido" dimostrare di essere fedeli a ciò che si ama ci proietterà sempre un gradino sopra a tutti gli altri.

 

A cura di Giuseppe Ferrara