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Napoli-Salernitana, l’ultima volta nel 2003 a porte chiuse a 90 km dal San Paolo

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L'ultimo Napoli-Salernitana in campionato fu giocato a 90 chilometri dal capoluogo partenopeo, a Campobasso, il 9 novembre 2003 in B

Domenico D'Ausilio

L'ultimo Napoli-Salernitana in campionato, in Serie B, fu giocato a 90 chilometri dal capoluogo partenopeo, a Campobasso. Era la sede scelta della società azzurra, allora di proprietà dell'imprenditore alberghiero Salvatore Naldi, dopo gli incidenti al Partenio che provocarono la morte di Sergio Ercolano e la squalifica del San Paolo. Campo neutro e porte chiuse per la squadra che avrebbe dovuto tentare il salto in Serie A, ma gli acquisti si rivelarono infelici e la crisi societaria arrivò a tal punto che la squadra mise in mora il club perché non riceveva gli stipendi. Lo riporta Il Mattino.

Napoli-Salernitana, l'ultima volta a porte chiuse a 90 km dal San Paolo

Napoli-Salernitana, l’ultima volta nel 2003 a porte chiuse a 90 km dal San Paolo- immagine 2

Napoli-Salernitana del 9 novembre 2003 a Campobasso. Nel silenzio, uno dei derby più squallidi che si ricordino. Agostinelli sulla panchina azzurra. Pioli, oggi alla guida del Milan rivale degli azzurri di Spalletti per un posto in Champions o qualcosa in più, su quella granata. Finì 0-0, non si contarono tiri in porta, e alla fine Naldi decise di esonerare Andrea Agostinelli, che era arrivato in quell'estate di speranze del 2003 ben sponsorizzato dalla Gea. Agostinelli, che aveva giocato in azzurro ai tempi di Vinicio, sognava di vincere il campionato e di riportare il Napoli in A. Invece, si trovò fuori dopo una manciata di partite e quel derby anonimo, senza alcun sussulto. Al suo posto sarebbe arrivato Gigi Simoni, già allenatore azzurro nel 1996-1997, che conquistò la salvezza con quei giocatori che per tutta la settimana parlavano degli stipendi non pagati e pensavano alla fuga dal Napoli ormai prossimo al fallimento.