Nel corso della trasmissione 'Punto Nuovo Sport Show' in onda su Radio Punto Nuovoè intervenuto Alberto Petillo. Il giornalista e meridionalismo ha parlato del suo sentimento fortemente napoletano e della sensazione che prova nel vedere giocatori azzurri con la nazionale italiana.
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Petillo: “Vedere un giocatore del Napoli in nazionale è un tradimento per me”
Nel corso della trasmissione 'Punto Nuovo Sport Show' in onda su Radio Punto Nuovo è intervenuto Alberto Petillo, giornalista e meridionalista.
"Per me un giocatore del Napoli in nazionale è un tradimento", le parole di Petillo
Di seguito le sue parole:
"Napoletano tifoso dell'Italia è come dire macellaio vegano. La maglietta è blu Savoia. La nazionale deve essere specificato che è italiana, perché altrimenti può essere anche delle Due Sicilie, per intenderci. Quando un giocatore del Napoli va in nazionale è come trovare mia moglie a letto con un'altra persona, il Napoli non è più un trampolino di lancio per lanciarsi in ambito internazionale anzi serve solo a farli tornare infortunati o ringalluzziti dal punto di vista delle pretese economiche. Un giocatore convocato è iattura. Dal giugno 1990, abbiamo considerato Maradona il primo brigante in assoluto per quello che ha sempre detto sul sistema Italia nei confronti dei meridionali. A Liverpool non tifano Inghilterra, così come larghe frange a Barcellona con la Spagna. A Napoli non ci sono bandiere tricolori quando si festeggia. Hanno profanato con la partita del cuore al Maradona con l'inno italiano. Simpatizzo per la Spagna, ovviamente: mi sento più vicino ad uno spagnolo che ad un milanese. Mi sento un depredato dalla storia".
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