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Napoli-Milan, il Maradona si preannuncia infuocato: la città crede nell’impresa

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In casa Napoli tutti credono nell'impresa scudetto: lo stadio Maradona sarà sold-out per la sfida al Milan

Simone Di Maro

La parola "scudetto" in casa Napoli non fa più paura a nessuno: tifosi, società e giocatori, tutti insieme si preparano alla super sfida contro il Milan e danno un calcio alla scaramanzia in un "Maradona" tutto esaurito.

Napoli-Milan, il Maradona sarà all'altezza dell'evento

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Il big match in programma domani sera al Diego Armando Maradona ha tutto il sapore delle grandi sfide del passato tra azzurri e rossoneri. Ecco cosa scrive in merito l'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno

"Club, squadra e tifosi: nessuno gioca pia nascondino «È vero e ci credo». La scaramanzia ha lasciato il posto al realismo più spinto. Ed è questo il primo, vero, segnale di maturità della città rispetto all'eventualità che il Napoli possa concludere stagione al primo posto. Lo scudetto, sì, parola che non è più bandita, obiettivo che la squadra persegue e che la tifoseria accompagna. La suggestione con il passato è troppo forte.  Napoli e Milan si sfidano Maradona e lo stadio sarà, come lo era il San Paolo negli anni Ottanta, all'altezza dell'importanza dell'evento.

Le curve annunciano sciarpate, striscioni e cori. Per la prima volta nell'era Covid i tifosi organizzati vanno oltre la resistenza alle restrizioni imposte dalla pandemia e scendono in campo. A recitare il ruolo del tempo che fu. Degli anni meravigliosi, calcisticamente parlando, in cui azzurri e rossoneri si contendevano lo scudetto. «Ostentiamo con orgoglio i nostri colori», si legge sulla locandina diffusa dai gruppi organizzati.

Mentre tribune e distinti si popoleranno fino al limite consentito. Osimhen e Leao, non sono certo Maradona e Van Basten ma bastano a far affiorare i ricordi, ad alimentare suggestioni. A rendere speciale la domenica di Fuorigrotta. Spalletti a caccia della nona vittoria contro Pioli, la squadra insegue l'attestato massimo di consapevolezza e la città ha deciso di sostenere la sfida, senza se e senza ma. La maglia sarà azzurra e non rossa come si era percepito nei giorni scorsi quando il club aveva annunciato l'esordio di un'altra divisa speciale realizzata per commemorare Diego Maradona.

La protesta era stata altrettanto popolare e la società ha giustamente assecondato l'onda. Ha sposato l'esigenza di seguire la tradizione, ha scelto per la suggestione. Le maglie rosse, già prodotte, andranno così all'asta, con tanto di autografo dei calciatori azzurri. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza a una onlus attiva all'accoglienza dei profughi ucraini. Una causa nobilissima in un momento drammatico. L'azzurro resta così il colore del cuore. Della storia e della voglia di impresa".