Il Napoli non punta dal 29013 sui grandi nomi: la strategia di De Laurentiis e Giuntoli è chiara. Puntare sui giovani di talento, su chi non ha mai vinto nulla ma può farlo, soprattutto vuole farlo. Su chi considera Napoli ed il Napoli un'opportunità da cogliere al volo. Vedi Raspadori e Simeone, che hanno fatto veramente di tutto per venire all'ombra del Vesuvio e che hanno onorato - pur giocando poco - la maglia azzurra, con la fame nella testa e gli occhi della tigre.
rassegna
Giovani, forti ed affamati: De Laurentiis, Giuntoli e il loro Napoli 3.0
Napoli 3.0, a tutto giovani
—Ne parla oggi ilMattino, ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "Arrivano. Feroci, affamati, disposti a tutto. Come chi è a stecchetto da una vita e intravede il banchetto, che non è un semplice pasto ma la catarsi attesa da tempo. Eccoli gli azzurri a un passo dallo scudetto e che sognano la Champions (...) Sono anni che De Laurentiis e Giuntoli non vanno a caccia di nomi ma di sensazioni: nell'estate del 2013, quella di Benitez, gli affari erano fatti con il Real Madrid e con il Liverpool. Ma da un po' di tempo è cambiato tutto. Il presidente e il ds li vogliono giovani, forti nella mente e nelle gambe, affamati di vittorie: li vogliono motivati, insomma. Che siano di gran nome può non importare. A Spalletti, per esempio, non ha importato nulla che la stella Kvara giocasse nella Dinamo Batumi (attualmente 616 nel ranking Uefa per club) (...) Insomma, il sangue agli occhi: lo scudetto è una specie di Everest per questi ragazzi presi dal nulla e che hanno in Spalletti il proprio conquistatore. Né si sottrae all'elenco Osimhen: pagato più di 70 milioni di euro, ma era il top player del Lille, che fabbrica campioni ma poi li dà via (...) Facile ricordare le operazioni made in Italy: Di Lorenzo, il capitano, era all'Empoli; Zielinski è arrivato via Udinese ma brillando nel solito Empoli, Rrhamani venne preso a gennaio dall'Hellas Verona. Sì, è la strada che vince: prenderli da club medio-bassi e portarli alla gloria. Prendiamo Anguissa, uno degli intoccabili: era uno scarto del Fulham che era appena retrocessione in Championship (...) Ci vuole bravura a non sbagliare. Cosa che il Napoli non fa da tempo. L'ultimo grande affare è stato fatto con l'Inter, quando gli azzurri hanno preso Politano. E Raspadori pure viene dal Sassuolo, club di primo piano nel lancio della bella gioventù nel Belpaese. Insomma, non male per una squadra che domina senza avere avversari in Italia: merito dell'organizzazione che ruota attorno a Giuntoli. Ah, ricordate dove lavorava prima di essere preso dal Napoli? Nel Carpi".
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