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Lo Monaco: “Al Napoli manca lo step necessario per vincere. Gaetano è un talento”

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Le parole di Pietro Lo Monaco

Sara Ghezzi

Nel corso della trasmissione '1 Football Club' condotta da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pietro Lo Monaco. Il dirigente sportivo nel suo intervento ha toccato diversi argomenti. Tra questi il Napoli e i suoi giovani talenti, in particolare Gianluca Gaetano.

"Al Napoli manca lo step necessario per vincere. Gaetano è un talento", il parere di Lo Monaco

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Di seguito le sue parole a 1 Station Radio:

"Quanto le manca il campo? Devo essere sincero, in questo momento non molto. Vedo veramente tante cose strane, diverse, che portano a indicazioni non bellissime. Il nostro è un calcio che ha seri problemi, per quanto riguarda il prossimo futuro. Mancano le regole, manca chi deve dare un indirizzo deciso affinché si vada verso la strada giusta. Se non c’è un intervento forte dalla Federazione non si invertirà questa tendenza, che indirizzi in qualche modo le risorse verso la giusta direzione. Noi continuiamo a dire che, ad esempio, mancano strutture come stadi e centri sportivi, ma il problema grave è che le società non hanno la forza economica di reggere queste spese e il sistema si impoverisce. In Germania gli investimenti sono regolamentati diversamente e a livello organizzativo vanno avanti serenamente".

Sull’Italia nei Top 5 campionati nonostante i problemi

"Noi siamo top 5 per questioni storiche. La storia dell’Italia parla da sé, da noi il calcio è cultura, ed è un qualcosa di importante della vita dell’italiano. La storia automaticamente ti pone a certi livelli e sopperisce a certe mancanze. Bisogna semplicemente far sì che le risorse del sistema calcio italiano vengano indirizzate in una maniera migliore".

Sul Napoli

"Consentitemi un parere: è dai tempi di Sarri che dico che in quel preciso momento storico, il Napoli aveva acquistato un grande top player: il gioco. I partenopei erano fra le squadre che esprimevano il miglior calcio in Europa. Occorreva continuare ad investire sul gioco. Il Napoli ha preferito perseguire sempre la sua linea, quindi quella di acquistare buoni giocatori giovani e valorizzarli per fare plusvalenza. La linea societaria è quella di mantenersi fra le prime, ma manca uno step conclusivo. Non c’è stata la giusta voglia di vincere. Quel che manca è proprio quella volontà di vincere che non ha mai fatto parte della mentalità del Napoli. Gli azzurri, al netto di ciò, riescono a sfornare dei giovani importanti, quindi la cosa da chiedersi è: se ci fosse stato un grande lavoro da quel punto di vista, quanto il Napoli sarebbe potuto crescere?".

Su Gaetano e i giovani del Napoli

"Il talento di Gaetano si è sempre visto, ma non è l’unico: mi viene in mente Sepe, ad esempio. Sono giocatori che vengono dal settore giovanile, quindi il mio discorso è che al sud ci sono le possibilità di lavorare, ma manca la cultura proprio nelle proprietà".