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Si può toccare il fondo dopo aver vinto uno scudetto, dominando, nemmeno 365 giorni fa? Sì, può succedere ed il Napoli ne è un esempio. Una stagione disastroso per gli azzurri che hanno toccato il fondo ieri contro l'Empoli, in quella che può essere considerata la stagione peggiore dell'era De Laurentiis. L'edizione odierna de Il Corriere dello Sport analizza questo aspetto. A seguire un estratto dell'articolo.
"Siamo arrivati al colmo. Questo non può essere il Napoli, questa non è più una squadra. Altro che rincorsa a un posto in Europa, la prima cosa urgente da fare sarebbe guardarsi allo specchio. E chiedersi come è stato possibile sprofondare così in basso, ridursi in questo stato pietoso. Non è nemmeno un discorso di tattica, di tecnica, di formazione, di assenti: sono venuti meno i primi due ingredienti fondamentali di un gruppo, la mentalità e il carattere. Forse non si era mai arrivati così in basso nell’era De Laurentiis, nemmeno le sue prime squadre in serie C erano così piatte e anonime. Lottavano con gli attributi anche quando giocavano a Gela e Martina Franca, avevano orgoglio e dignità. Adesso non onorano nemmeno la maglia che indossano, quella che ha ancora un tricolore sul petto. I tifosi contestano e hanno ragione, in un anno sono passati dal paradiso all’inferno. Le dieci sconfitte in 33 giornate sono la fotografia di una stagione disastrosa: nei due anni di Spalletti ne erano arrivate 11 in totale, 7 nel primo anno e 4 nel secondo, quello del trionfo. Negli ultimi 15 anni non è mai andata peggio".
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