NapoliGenoa è una partita viziata dall'aria pesante e addolcita solo dall'unità del gruppo. Clima surreale: San Paolo in contestazione e Napoli male in campo. Il Mattino ha provato ad analizzare il caso.
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Il Mattino – Napoli deludente, ma resta la compattezza del gruppo. L’analisi
Napoli Genoa è una partita viziata dall’aria pesante e addolcita solo dall’unità del gruppo. Clima surreale: San Paolo in contestazione e Napoli male in campo. Il Mattino ha provato ad analizzare il caso. Un gruppo unito nella crisi...
Un gruppo unito nella crisi
Chissà di quale materia sono fatti i ricordi e se c’è qualcuno in grado di resuscitarli. Chissà dove sta il Napoli di un tempo, il suo sacro fuoco. La gente è delusa: eppure nessuna dura contestazione quando inizia la gara, l’accoglienza non è negativa. Altro che il clima di veleni che si è respirato giovedì durante l’allenamento a porte aperte. Certo, alla fine del primo tempo, piovono i primi fischi: ma cosa si può aspettare il Napoli dopo un primo tempo simile, giocato con la paura che attanaglia le gambe? Al momento del riscaldamento c’è chi rumoreggia, ovvio, e qualche fischio in più a Insigne, al momento della lettura delle formazioni.
Peraltro, la fascia resta a Lorenzo. Un messaggio non di poco conto di Ancelotti e della società. E anche della squadra: Insigne resta il nostro leader. Quando esce non lo risparmiano: ma la sua è una prova anonima. Imperdonabile. L’abbraccio della squadra prima del fischio iniziale fa ben sperare: viene tradotto come un segnale di compattezza a pochi giorni dalla notte del grande ammutinamento. Un unico abbraccio con Ancelotti e tutto lo staff. Un messaggio per tutti: «Siamo una squadra».
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