Calcio Napoli 1926
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Messi, svelata la frase sull’ultimo rigore, che ha consegnato la Coppa all’Argentina

messi argentina
C'entra Diego Armando Maradona

Emanuela Castelli

Lionel Messi e quel labiale prima del rigore calciato da Montiel, l'ultimo, quello che poi avrebbe consegnato la Coppa del Mondo all'Argentina, proclamandola Campione dopo ben 36 anni. Si chiude il cerchio, si spengano le polemiche su questo confronto che mai la Pulce ha desiderato proporre. Ne parla oggi il Mattino

Messi: "Vamos Diego, desde el cielo"

Messi Maradona
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E così, si chiude il cerchio. L'Argentina ha conquistato un titolo atteso per 36 lunghissimi anni, Messi è diventato finalmente Campione del Mondo. Qualcuno aggiunger, improvvidamente: "come Diego". Ma questo paragone a chi fa bene? A chi fa gioco? E, soprattutto, ha fatto bene a Lionel Messi? Giocare con la pesante investitura dell'erede di D10S non dev'essere stato facile, per lui. Che spesso, soprattutto nell'Albiceleste, si è fatto sopraffare dall'ansia, non offrendo la versione migliore dello splendido giocatore che è. Certo questo paragone non è stato voluto da Maradona. Lo faceva sorridere teneramente, perché el Pibe de oro sapeva bene che il confronto - nella cornice di due tipi di calcio totalmente differenti - non si potesse porre. Eppure, è stato il leit motiv di tutto questo Mondiale in Qatar: tra violazione di diritti civili e "ma Messi è meglio di Maradona?". Ne hanno parlato tutti. Ciascuno si è sentito di sposare l'una o l'altra causa. Una causa che, semplicemente, non aveva ragione di esistere. A chiudere il cerchio, la frase di Messi, prima dell'ultimo rigore, quando il destino dell'Albiceleste era affidato ai piedi (e al coraggio) di Montiel. «Vamos Diego, desde el cielo»: forza Diego dal cielo, fallo segnare. Ecco quanto, dell'articolo de Il Mattino, è stato evidenziato da CalcioNapoli1926: "I calciatori argentini non si sono mai stancati di ripeterlo durante il Mondiale: lo spirito di Maradona era con loro, la sua anima, la sua forza. Messi (e chi altrimenti?) ha fatto da tramite tra il cielo e la terra. Svelato il labiale con il quale il capitano dell'Argentina ha accompagnato il rigore decisivo di Montiel che ha regalato la Coppa ai sudamericani. Con gli occhi rivolti verso l'alto, la Pulce ha chiamato il Pibe: fallo segnare, facci vincere. Il terzino non sbaglia, la Seleccion è campione del mondo 36 anni dopo l'ultima volta, quando ad alzarla verso il cielo di Città del Messico fu proprio Maradona".