Nell’aula di Montecitorio, si è tenuto il discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al suo secondo mandato, dopo il giuramento sulla Costituzione.
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Mattarella: “Dignità è opporsi al razzismo, alla violenza sulle donne e minoranze”
Il discorso di insediamento del Presidente della Repubblica
Il discorso di Mattarella dopo il giuramento
Le parole di Mattarella:
"Una nuova chiamata, per me inattesa, alla responsabilità, alla quale tuttavia non posso e non ho inteso sottrarmi. Adempirò al mio dovere secondo i principi della Costituzione. La lettera e lo spirito della nostra Carta continueranno ad essere il punto di riferimento della mia azione. Ringrazio il governo Draghi e ribadisco la grandezza dell'Italia. La lotta contro il virus non è conclusa.
Un Paese che cresca in unità, più giusto, più moderno, intensamente legato ai popoli amici che ci attorniano", un Paese in cui "le disuguaglianze vengano meno. È indispensabile che le riforme annunciate giungano con immediatezza a compimento affinché il Csm possa svolgere appieno la funzione che gli è propria, valorizzando le indiscusse alte professionalità su cui la magistratura può contare, superando logiche di appartenenza che, per dettato costituzionale, devono rimanere estranee all'ordine giudiziario. Occorre per questo che venga recuperato un profondo rigore.
Sosteniamo una scuola che sappia accogliere e trasmettere preparazione e cultura, come complesso dei valori e dei principi che fondano le ragioni del nostro stare insieme; volta ad assicurare parità di condizioni e di opportunità. È doveroso ascoltare la voce degli studenti, che avvertono tutte le difficoltà del loro domani e cercano di esprimere esigenze, domande volte a superare squilibri e contraddizioni. Mai più tragedie come questa. Dignità è azzerare le morti sul lavoro, che feriscono la società e la coscienza di ognuno di noi. Perché la sicurezza del lavoro, di ogni lavoratore, riguarda il valore che attribuiamo alla vita.
Dignità è impedire la violenza sulle donne, profonda, inaccettabile piaga che deve essere contrastata con vigore e sanata con la forza della cultura, dell'educazione, dell'esempio. Dignità è opporsi al razzismo e all'antisemitismo, aggressioni intollerabili, non soltanto alle minoranze fatte oggetto di violenza, fisica o verbale, ma alla coscienza di ciascuno di noi. Dignità è non dover scegliere tra lavoro e figli. Dignità è avere carceri non sovraffollate. Dignità è non essere distratti sulla disabilità. Dignità è garantire e assicurare il diritto dei cittadini a un'informazione libera e indipendente. La dignità, dunque, come pietra angolare del nostro impegno, della nostra passione civile.
Consentitemi di rendere omaggio a una grande protagonista della vita culturale del nostro paese. Desidero ricordare in quest'aula il Presidente di un'altra Assemblea parlamentare, quella europea, David Sassoli. La sua testimonianza di uomo mite e coraggioso, sempre aperto al dialogo e capace di rappresentare le istituzioni democratiche ai livelli più alti, è entrata nell'animo degli italiani. 'Auguri alla nostra speranza' sono state le sue ultime parole in pubblico. Aveva appena detto: 'La speranza siamo noi'. Ecco, noi, insieme, responsabili del futuro della nostra Repubblica. Viva la Repubblica, viva l’Italia!".
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