Insigne, adesso o mai più. Non ci ha messo tanto, Gattuso, per fargli capire che le chiavi del gioco e del futuro sono nelle sue mani. Lorenzo ha risposto presente: lo ha fatto in maniera plateale, tra i pochi della squadra a prendere la parola nelle prime riunioni in cui Rino ha mostrato a tutti i motivi di quel soprannome «Ringhio». Di seguito il commento de Il Mattino.
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Insigne si riprende il suo Napoli: Gattuso lo carica. Le ultime
Insigne, adesso o mai più. Non ci ha messo tanto, Gattuso, per fargli capire che le chiavi del gioco e del futuro sono nelle sue mani. Lorenzo ha risposto presente: lo ha fatto in maniera plateale, tra i pochi della squadra a prendere la parola...
Insigne vuole riprendersi il Napoli
È un gruppo che ha uno spirito nuovo, che ascolta sul campo le esortazioni del proprio tecnico, così diverso dalla calma di Ancelotti. Pretendeva metodi radicalmente diversi da quelli di Carletto. E Insigne & co. sono stati accontentati. Urla per tutti e Lorenzo è tra gli osservati speciali. Insigne andrà a giocare proprio dove gioca con la Nazionale di Mancini, in quel ruolo dove è cresciuto con Zeman e si è imposto con Sarri. «Serve lo spirito battagliero», gli urla Gattuso. Lui ascolta, ubbidisce e attende la partita con il Parma.
Mettete da parte l'idea di un gruppo sotto-choc per le multe legate all'ammutinamento del 5 aprile. C'è solo Mertens e pochissimi altri che, di tanto in tanto, tirano in ballo la questione. Ma Insigne, dopo aver preso parte alla rivolta, ormai ha fatto molto più di un passo indietro. Ripete davanti a Gattuso. «C'è il Napoli, c'è solo il Napoli». Sì, è un Lorenzo nuovo.
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