L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport prova a ricostruire le posizioni di Aurelio De Laurentiis e dei calciatori del Napoli nell'atteso faccia a faccia di oggi pomeriggio a Castel Volturno.
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Incontro De Laurentiis-squadra, i calciatori non accetteranno le multe: il presidente pretende risposte in campo
La Gazzetta dello Sport prova a ricostruire le posizioni di De Laurentiis e dei calciatori dl Napoli nel faccia a faccia di oggi pomeriggio
Oggi l'incontro De Laurentiis-squadra
"L’incontro che ci sarà oggi (ma potrebbe slittare a domani) a Castel Volturno non sarà un finale da favola, della serie «e vissero felici e contenti». Perché se chiarimento reale sarà allora potranno esserci toni forti, pur nel rispetto dei ruoli. Perché da un lato il presidente pretende l’ammissione di colpa, oltre al pagamento delle salatissime multe. Ma fra i giocatori non tutti sono convinti di accettare supinamente e vogliono affrontare il presidente, per un confronto che avevano chiesto già quella notte del 5 novembre, ma De Laurentiis non rispose al telefono a diverse chiamate partite dallo spogliatoio, dove mandò il figlio Edoardo, vice presidente. Il quale non trovò le parole più felici per esprimersi davanti a un gruppo ancora adrenalinico per la partita e - per usare un eufemismo - gli venne rinfacciato il tutto in maniera poco urbana e censurabile".
La posizione del presidente
"Il presidente ha sempre sostenuto che il ritiro non lo voleva come punizione. Cose però che ha detto per radio, non alla
squadra. Sottolineando un problema che c’era prima e continua ad esserci: il rendimento deficitario di una squadra che dimostra i propri valori in Europa, ma latita in maniera sconcertante in campionato. È qui che De Laurentiis pretende risposte dalla squadra. È tempo di ricostruire. Forse come metodo il presidente userà dei colloqui personali cominciando con Insigne e poi via via i più anziani. È arrivato il momento della pace, anche se poi in estate sarà comunque rivoluzione".
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