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Il Napoli è umano. Ma che prova di crescita, a Liverpool!

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Una sconfitta dal sapore meno amaro

Emanuela Castelli

Alessandro Barbano sulle colonne del Corriere dello Sport analizza la sconfitta del Napoli contro il Liverpool

Napoli a testa alta: regge per 85' alle folate del Liverpool, offrendo la prova definitiva della sua crescita esponenziale

Il Napoli è umano. Ma che prova di crescita, a Liverpool!- immagine 2
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Non si può vincere sempre, non si può dominare ovunque. Soprattutto, poi, quando ti trovi ad Anfield, contro un Liverpool costretto alla goleada se vuole conquistare il primo posto nel girone. Il Napoli resiste, si adatta, a tratti impone il suo gioco. Il primo tempo si chiude in assoluta parità, a confermarlo tutte le statistiche della prima frazione di gioco. Così Alessandro Barbano: "La notte di Liverpool dimostra che il Napoli è umano, che a dispetto del suo carattere e della sua classe conserva un punto di fragilità con cui sarà necessario fare i conti. Ma non per questo è meno ammirevole. Non solo perché chiude primo il girone di Champions, ma perché per novanta minuti tiene testa ai Reds e per lunghi tratti li domina, imponendo il suo gioco. Questa sconfitta è a suo modo una prova di crescita. Poiché la squadra di Spalletti non sbaglia tatticamente niente, interpretando alla perfezione il compito assegnatogli dal tecnico: contenere gli inglesi tenendo alto il baricentro del gioco, raddoppiare in marcatura difensiva per impedire a Salah e Firmino di passare tra le linee, e cercare di affondare in contropiede, ancorché stavolta, a differenza di quanto accadde all’andata al Maradona, trova di fronte la coppia dei centrali, van Dijk e Konaté, nelle migliori condizioni".