Gasperini e Spalletti sono i due allenatori che comandano in Serie A: Napoli e Atalanta sono state rivoluzionate in estate, ed entrambi si sono messi in gioco in due nuovi progetti con tanti calciatori giovani.
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Gasperini e Spalletti, spirito da giovani allenatori: si sono messi in gioco
"Se a Napoli è stato De Laurentiis a chiudere con il passato, a Bergamo la rivoluzione è stata condotta da Gasperini che ha voluto tagliare con i vari Pessina, Freuler, Ilicic, Gosens, chiedendo l’arrivo di calciatori giovani e in linea con quello che aveva in mente di fare in questa stagione della ricostruzione. Un maestro anche lui. D’altronde, non è un caso che Juric, Thiago Motta, Palladino e ora Bocchetti al Verona sono considerati i suoi discepoli. A lui, magari, non farà piacere perché significa sentirsi vecchio. Ma Gasperini (64 anni) e Spalletti (63 anni) saranno magari i più grandi sulla carta di identità ma hanno lo spirito dei giovani, pronti a mettersi in discussione e a lanciarsi in nuove avventure. Non è un caso che comandino loro due, il Gasp e Lucianone. Hanno tutti e due trovato linfa vitale da questi talenti da forgiare: da una parte Kvara, Kim, Raspadori e dall’altra Lookman, Hojlund, Soppy, e Ederson dalla Salernitana e le primizie del vivaio di Zingonia, Okoli e Scalvini. Diamanti grezzi da levigare e i due si sono scatenati. Con strategie diverse: il Napoli è uno spettacolo con calciatori universali capaci di coprire più ruoli, l’Atalanta è un ritorno al vecchio calcio tattico, pieno zeppo di pragmatismo. Ecco perché è una sfida molto particolare tra due giganti del calcio italiano, capaci di rimettersi in discussione. Come se fosse una cosa scontata. E non lo è".
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