Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha rilasciato un'intervista ai microfoni del Corriere dello Sport, soffermandosi sul futuro della Serie A e sul trasferimento di Lorenzo Insigne al Toronto in estate.
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Gravina: “Insigne a Toronto è un dispiacere, non mi sembra ci vada a cuor leggero”
Gabriele Gravina ha rilasciato un'intervista ai microfoni del Corriere dello Sport, soffermandosi sul trasferimento di Insigne al Toronto
Gravina su Insigne a Toronto
"Un grande dispiacere. L’ho visto crescere a Pescara nel trio delle meraviglie, con Verratti e Immobile. Saperlo in un campionato lontano mette tristezza. Ho parlato con lui e non mi sembra che ci vada a cuor leggero. Ma nelle scelte di vita talvolta la prosa prevale sulla poesia. È finita così".
Sulla pandemia e i play-off in Serie A
"La pandemia è una montagna che iniziamo a scalare. Il protocollo sanitario è una vittoria. La soglia del 35 per cento di contagiati ci pone al riparo da divieti difformi delle singole Asl. Non accadrà più che si giochi con undici positivi e si resti bloccati per tre. È una garanzia che il virus non intaccherà d’ora in poi la regolarità della competizione. Play-off? È il momento di provare. Negli anni Novanta nessuno credeva ai tre punti per la vittoria, e invece ha funzionato. I play-off in Lega Pro e in Serie B sono una garanzia di visibilità e un successo. Sarebbe un errore non testarli anche in Serie A, salvaguardando comunque il valore del merito sportivo raggiunto in classifica. Ma ci vuole una riforma, che riduca le squadre e modifichi il format. Ne guadagnerebbero qualità e competizione".
Sulle multiproprietà
"La Salernitana a Iervolino? Una forma di rispetto verso la città. Adesso tocca a Bari e Mantova. Le proprietà di Napoli e Verona hanno due anni per vendere, a prescindere dai campionati in cui si milita. È una scelta per scongiurare commistioni e conflitti di interesse".
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