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Fedele: “Europa League? La priorità è solo quella di tornare in Champions”

(Photo by Michael Regan/Getty Images)

Enrico Fedele ha espresso il suo parere sul possibile cammino del Napoli in Europa League

Mattia Fele

Domani sera il Napoli esordirà in Europa League contro il Leicester alle ore 21. Sarà una competizione complessa come sempre, poiché il livello delle squadre è andato via via aumentando con il passare delle stagioni. Gli azzurri metteranno tutto l'impegno possibile nel passaggio del girone, che - se vinto - potrebbe addirittura portare all'arrivo diretto agli Ottavi di finale.

Fedele: "Europa League? La priorità resta tornare in Champions"

 

 

A Radio Marte nel corso della trasmissione Marte Sport Live è intervenuto Enrico Fedele, noto opinionista dell'ambiente napoletano:

Sull'Europa League

"Europa League obiettivo primario? Assolutamente no! La priorità è andare in Champions League. Si può entrare vincendo l'Europa League? Togliamocelo dalla testa. Nella rosa c'è un buco a sinistra ma è riparabile, data anche la poca forza delle altre squadre. L'obiettivo primario è la Champions League e bisogna raggiungerlo. In Europa League dobbiamo andare piano, magari vogliamo andare sul K2 e invece stiamo ai Camaldoli. Il nuovo regolamento prevede che solo la prima passi, con la seconda che andrà ad affrontare una terza della Champions League. Facciamo un passo alla volta".

Sul posto in fascia sinistra e su Spalletti

Chi al posto di Mario Rui? Potrebbe far giocare Di Lorenzo a sinistra, o anche Zanoli. Juan Jesus? Non mi è sembrato nelle migliori condizioni fisiche, poi lo valuterà Spalletti, però non può sperimentare un giocatore che ha fatto 15 presenze in 2 anni. Il Napoli può reggere i primi posti ma non ha uomini di grande carisma. Il carattere di Spalletti? Prima si diceva che lo avrebbe dato Gattuso. Spalletti lo reputo un ottimo allenatore, anche se all'inizio se ne parlava male.

Su Leicester Napoli

"Leicester-Napoli? Gli azzurri dovranno essere bravi a non concedere autostrade sugli esterni e poi colpire in contropiede, che giochi Insigne o Lozano. Mi auguro che Osimhen stia bene e che possa trovare una buona giornata, oltre che gli spazi per potersi mettere in evidenza. Purtroppo il Napoli soffre un po' di braccino corto, una questione proprio di carisma in campo. Come figurine, il Napoli non è inferiore ma il problema è quello".

Su Anguissa e sul mercato

"Anguissa? Un giocatore si vede dopo 10 minuti. Questo ragazzo non è un incontrista, non è un regista ma è di un'utilità enorme perché è un intermedio che gioca con semplicità. Il difetto, a mio giudizio, sta nel fatto che non sia molto bravo nella fase difensiva. Questa cosa mi dà qualche preoccupazione contro le squadre grandi, quando insieme a Demme (perché penso che giocherebbe con lui) potrebbe lasciarsi prendere un po' troppo dall'entusiasmo andando a impostare.

Però devo dire bravo a Giuntoli perché ha portato in squadra un giocatore che serviva, con un'operazione a pochi soldi usando ciò che gli avevano dato per i prestiti. Ovviamente non è Koopmeiners ma serve al Napoli. Alla squadra servono giocatori che nelle partite importanti caccino la personalità, che ancora oggi non vedo".