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De Giovanni: “Nostalgia della macchina perfetta e rabbia per chi l’ha distrutta”

De Giovanni: “Nostalgia della macchina perfetta e rabbia per chi l’ha distrutta”

Lo scrittore napoletano, Maurizio De Giovanni, ha parlato del momento negativo del Napoli, cinguettando sul proprio profilo Twitter

Salvatore Amoroso

Maurizio De Giovanni, scrittore napoletano e tifoso del Napoli, sul proprio profilo Twitter ha commentato il momento negativo del club rilevato, pochio giorni fa, da Gennaro Gattuso.

DE GIOVANNI: "NOSTALGIA DEL VECCHIO NAPOLI"

GATTUSO ANALIZZA NAPOLI-PARMA

Gennaro Gattuso, all’esordio sulla panchina del Napoli, commenta ai microfoni Sky la sconfitta contro il Parma allo stadio San Paolo. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di CalcioNapoli1926.it:

“Non credo alla sfortuna, questa squadra al momento mentalmente non sta bene. Abbiamo preparato la partita in due giorni e mezzo, ci siamo fatti prendere dall’entusiasmo. Dobbiamo togliere dalla testa le problematiche, stiamo pagando il momento così. La squadra ha pochissimo equilibro, dobbiamo migliorare. Insigne? Questa squadra da 9/10 anni è sempre stata nelle prime tre di classifica, dobbiamo tornare a fare le cose con entusiasmo. Bisogna stare sul pezzo, non mi va di parlare solo di Insigne. Ci sta, la squadra è costruita per arrivare nelle posizione alte e non stiamo facendo buone prestazioni”. (CLICCA QUI PER LA CONFERENZA STAMPA)

Ho parlato con i giocatori, sono nelle posizioni in cui giocano da tempo. Abbiamo provato anche il 4-2-4 per portarla a casa. Anche la pressione, bisogna farla bene altrimenti ti saltano quattro cinque giocatori. E’ una questione di testa, la squadra paga di non vincere da cinquanta giorni in campionato. Paura? Si è visto nei primi dieci minuti, rispecchiano il nostro momento. Ogni minuto ne facevamo una… Al Milan era una squadra in difficoltà ma che veniva da 4/5 anni con problematiche. Qui è diverso, il 70/80% di questi calciatori ha scritto pagine di storia del club e non hanno mai toccato con mano certi problemi. Al momento abbiamo il dovere di pensare al quarto posto, ma bisogna lavorare a testa alta. La classifica è brutta.