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Coronavirus, il commissario Arcuri: “Non abbiamo vinto, isolamento l’unica soluzione”

Coronavirus Arcuri

Domenico Arcuri, commissario per l’emergenza da coronavirus nominato dal premier Giuseppe Conte, ha fatto il punto sulla situazione legata al virus ai microfoni di Rainews24. Di seguito le sue dichiarazioni. Coronavirus, il commissario...

Mattia Di Gennaro

Domenico Arcuri, commissario per l'emergenza da coronavirus nominato dal premier Giuseppe Conte, ha fatto il punto sulla situazione legata al virus ai microfoni di Rainews24. Di seguito le sue dichiarazioni.

Coronavirus, il commissario Arcuri fa chiarezza

Coronavirus Arcuri

Sull'emergenza:"La nostra battaglia contro il Coronavirus prosegue senza sosta, dobbiamo però evitare di cominciare a pensare che stiamo vincendo, che abbiamo costretto l'avversario in un angolo e stiamo per avere il sopravvento: gli indicatori ci dicono solo che stiamo cominciando a contenerne la portata. Ma la sua dimensione seppure non uniforme è ancora rilevante. Bisogna astenersi dal pensare che sia già arrivato il momento di tornare a normalizzare comportamenti".

Sui tamponi: "Sui tamponi e i test sierologici abbiamo iniziato una attività di approvvigionamento affinché le regioni possano assistere assiduamente e notevolmente".

Sul futuro: "La prima mattonella per ricostruire l'edificio dell'Italia è vincere la battaglia sanitaria in corso altrimenti non ci potrà essere una ripartenza di natura economica sul terreno dello sviluppo. Tutte le energie dello Stato e delle Regioni, di ogni singolo cittadino, devono essere rivolte a vincere questa battaglia sanitaria".

Sull'isolamento:"Il distanziamento sociale è l'unica arma per ridurre il contagio e dobbiamo insistere su questa strada, l'unica al momento che dà certezze. All momento non ci sono certezze di esiti e non credo che i tempi saranno immediati. Quindi il distanziamento sociale è l'unica arma su cui dobbiamo investire".

Sulle misure adottate: "Così l'indice di contagio ha iniziato la discesa. L'indice 'R con zero' nel mese di febbraio e nei primi di marzo ha sfiorato i 3, quindi ogni persona contagiata ne contagiava altre 3, producendo una moltiplicazione molto significativa. Con l'applicazione delle misure che abbiamo disposto in maniera rigorosa a partire dal 10 di marzo ha iniziato la sua discesa. Ma la battaglia è ancora nel suo pieno".