"In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Umberto Calcagno, vice presidente AIC:
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AIC – Calcagno : “Stiamo ragionando sulla sospensione degli stipendi. Prenderemo una decisione quando saremo fuori dall’epidemia”
“In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Umberto Calcagno, vice presidente AIC: Le parole di Calcagno “Con la Lega ragioniamo sulla sospensione...
Le parole di Calcagno
“Con la Lega ragioniamo sulla sospensione degli stipendi. Stiamo provvedendo ad un fondo di sostegno per calciatori di C e dilettanti. La nostra posizione è stata chiara fin dal primo momento dicendo che non si potesse continuare. Oggi è altrettanto chiara nel dire che l'unica possibilità per cui possiamo ragionare è la ripresa dei campionati e la conclusione che sforerà con ogni probabilità nella prossima stagione. Ci stiamo concentrando sull'ipotesi migliore, l'unica su cui possiamo lavorare. Salvaguardare l'aspetto sportivo di un campionato, già svolto per 2/3, è un aspetto che abbiamo il dovere di tutelare, se l'epidemia ce ne darà la possibilità. C'è tutto un'insieme di norme, nessuno deve approfittare delle situazioni che si vanno a creare, ragionando di buon senso, credo che in questo senso la FIFA possa darci una mano.
La percezione, in certe zone d'Italia, è differente. Le decisioni verranno prese nel momento quando usciremo dall'epidemia. Possiamo fare ragionamenti a livello giuridico, ma abbiamo un punto interrogativo sull'uscita da quest'epidemia. La ripresa prevederebbe un'insieme di norme, incastri, molto difficili da mettere su. Se il virus non ce la concederà, a quel punto il lavoro da fare è decidere cosa farne di 2/3 del campionato e qualsiasi decisione prenderemo, causerà mal contenti. Per quanto ci riguarda siamo un po' stanchi della demagogia che c'è sugli stipendi dei giocatori. [...]
Servono riforme
Ci sarebbe bisogno di quelle riforme di cui tanto si è parlato, dobbiamo continuare su questa strada, la soluzione non è tagliare gli stipendi. Vogliamo tutelare gli stipendi più bassi, non solo dei professionisti, ma di tutti i ragazzi e le ragazze che vivono di calcio. Per questo abbiamo chiesto di istituire un fondo salva-calcio per aiutare questa tipologia di calciatori ed a questo fondo devono arrivare anche parte dei tagli che i loro colleghi più forti e fortunati fanno.
Abbiamo la certezza che nell'accordo fatto dalla Juve siano stati tutelati i redditi bassi, non soggetti a decurtazione. I calciatori di Serie A sostengono che sia giusto che una parte dei tagli sia giusto destinarli a chi vive di calcio: è stata una nostra idea per tutelare i redditi più bassi. L'AIC sta ragionando sulla sospensione degli stipendi, dipende anche per quanto vengono sospesi".
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