Impazza la polemica in Germania per il divieto di trasferta deciso dal Viminale in occasione del match di ritorno degli ottavi di Champions League al Maradona, Napoli-Eintracht. Stessa reazione di disapprovazione da parte dell'Atalanta, ai cui tifosi residenti a Bergamo e provincia è stato parimenti vietato di recarsi presso l'impianto di Fuorigrotta sabato pomeriggio in occasione della sfida valida per la ventiseiesima giornata di Serie A.
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Atalanta e Eintracht parlano di penalizzazioni: e il Napoli cosa dovrebbe dire?
Atalanta ed Eintracht, Società infuriate
—Addirittura dalla Germania c'è chi chiede di estromettere il Napoli dalla massima competizione calcistica europea. Verrebbe da chiedersi: perché mai? Cosa c'entra il Napoli nelle decisioni governative? Non ne risente economicamente anche il club azzurro, che si vede impossibilitato a vendere i 2500 biglietti desinati ai tifosi ospiti? Non è forse anche il Napoli destinatario, spesso, di provvedimenti durissimi alla direzione dei propri supporters? Si dimentica (o non si conosce) che a Francoforte ci sono state decine di arresti a causa di tafferugli tra le due tifoserie? Si dimentica (o forse non si conosce) che anche a Bergamo la situazione non è stata tranquilla? Si dimentica che, a causa degli ignobili scontri in autostrada tra frange di tifoseria partenopea e romanista, a tutti i supporters delle due squadre sono state vietate le trasferte per due mesi? Ora, se chi scrive pensa che il divieto massiccio e generalizzato non sia la soluzione del problema ma un modo di sottrarsi a delle responsabilità organizzative che andrebbero ridisegnate in modo più capillare, è altrettanto vero che non si può dimenticare che questi provvedimenti spesso colpiscono anche il Napoli e la richiesta di escludere il club da una competizione per decisioni oggettivamente non derivanti dalla sua discrezionalità è proposta quantomeno strana.
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