Sette volte contro in appena 17 mesi, Ancelotti contro Klopp è una storia infinita. I sei precedenti parlano di tre vittorie dell’ex tecnico del Napoli (tutte sulla panchina azzurra, due in Champions al San Paolo e una in amichevole 3-0 ad Edimburgo), un pareggio e due sconfitte (in Champions e in amichevole 5-0 a Dublino) in casa del Liverpool. Come riportato dall'edizione odierna de Il Mattino, la settima volta degli amici-nemici sarà oggi, sempre in Inghilterra ma in FA Cup perché la Premier riposa dopo il tour de force di fine anno.
rassegna
Ancelotti contro Klopp: duello infinito. Tra due scorre buon sangue
Sette volte contro in appena 17 mesi, Ancelotti contro Klopp è una storia infinita. I sei precedenti parlano di tre vittorie dell’ex tecnico del Napoli (tutte sulla panchina azzurra, due in Champions al San Paolo e una in amichevole 3-0 ad...
Klopp sdrammatizza con Ancelotti
Roba da stropicciarsi gli occhi: i due mettono insieme un bel po’ di trofei vinti. Lontani eppure così vicini. Come ha spiegato il tedesco: «Non ci siamo frequentati molto se non da avversari o in qualche raduno per allenatori, eppure ci sentiamo stranamente vicini, quasi amici. È una delle persone più intelligenti che abbia conosciuto nel mondo del calcio». Klopp, si sa, è un giocherellone, un tipo particolare che vive e sdrammatizza le partite a modo suo. Da buon padrone di casa (il derby di Liverpool si gioca nella tana dei Reds) ha cercato di mettere a proprio agio il rivale. «Non so se ha preso casa o vive ancora in albergo però vicino la mia c’è una villetta libera, sarebbe divertente se diventassimo vicini»: in effetti, calcisticamente lo sono già, dato che Goodison Park, la casa dell’Everton, dista appena due chilometri da Anfield.
Buon sangue
L’allenatore dei campioni d’Europa e del mondo è un discreto intenditore di vini. Gli piacciono da morire quelli italiani. Roba per palati fini che Ancelotti conosce benissimo: a Napoli dopo la sfida di Champions di un anno fa, regalò un rosso pregiato a Klopp. «L’ho conservato per qualche occasione speciale e l’altro giorno riflettevo proprio su questa cosa: adesso che viviamo nella stessa città, potrei invitare Carlo a casa mia per una cena. Ma con la rivalità che esiste in città tra le nostre squadre, rischierei di far scoppiare un caso, con i social basta una foto per sollevare il polverone e non voglio metterlo in difficoltà».
© RIPRODUZIONE RISERVATA