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Allan sostituito: rabbia e delusione nella reazione. L’analisi

Allan (Getty Images)

Allan sa accettare il responso del campo e anche le decisioni dell’allenatore, ma in questo semestre triste, in cui c’è scappato anche l’ammutinamento e lo scontro con De Laurentiis junior, qualcosa è cambiato dentro il mediano. Il...

Alessandro Silvano Davidde

Allan sa accettare il responso del campo e anche le decisioni dell’allenatore, ma in questo semestre triste, in cui c’è scappato anche l’ammutinamento e lo scontro con De Laurentiis junior, qualcosa è cambiato dentro il mediano. Il Corriere dello Sport ha analizzato il momento del brasiliano.

Allan in difficoltà: ora sente la pressione

La firma è imminente, i suoi manager sono stati a Napoli, hanno parlato con Giuntoli, sono quasi d’accordo: non è una questione ambientale, non c’entra più il Psg e il rimpianto di aver perduto il tram della vita.

Allan è uscito dal proprio corpo, non è più quello delle passate stagioni, fa altro - forse perché gli viene anche chiesto - va a giocare tra le linee e non garantisce come una volta la propria feroce interdizione. E invece l’Allan che serve al Napoli è l’uomo che dìa una mano al centrocampo. Che rubi palloni, che funga da scudo. E quando è uscito lui ed è entrato Demme, ha vacillato. Con compostezza, senza atteggiamenti esasperati ma con una fuga che non rientra nel proprio codice di comportamento.

Però anche quello è un segnale sul momento disperato che il Napoli sta vivendo. Sulla consapevolezza di difficoltà che emergono ripetutamente e che nell'ultimo mese sono state dilatate da quattro sconfitte in cinque partite. E che hanno minato anche le sicurezze di chi, come Allan, ne ha sempre saputo offrire, tatticamente, tecnicamente e anche caratterialmente.