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CdS – Da Manolas a Llorente: gli acquisti estivi sotto analisi

Ripresa allenamenti Manolas

Il Napoli sta investendo molto negli acquisti di gennaio, ma sorge spontaneo un dubbio: significa che il mercato estivo non è andato bene. L’edizione odierna del Corriere dello Sport ha fatto il punto sugli acquisti di Cristiano Giuntoli....

Alessandro Silvano Davidde

Il Napoli sta investendo molto negli acquisti di gennaio, ma sorge spontaneo un dubbio: significa che il mercato estivo non è andato bene. L'edizione odierna del Corriere dello Sport ha fatto il punto sugli acquisti di Cristiano Giuntoli.

Napoli, da Manolas a Llorente: gli acquisti estivi

Manolas - Ha, nel suo piccolo, un primato, scolpito in quel muro che s’è sgretolato: trentasei milioni di euro per la clausola fanno la cifra più imponente mai versata per un difensore. Ma Manolas è un duro e ci mette la faccia, aspetta Koulibaly di nuovo al proprio fianco per dimostrare che la coppia è compatibile e sa come dimenticare i guai d’un passato recentissimo, con qualche gol di troppo e soddisfazioni che latitano.

Elmas - L’età non è uno stato d’animo: per Elmas parlano i venti anni e quello che si è intravisto negli scampoli, la sua esuberanza, la sua versatilità, anche un pizzico di inevitabile ingenuità e sostanzialmente un atteggiamento da scugnizzo. Il tempo è dalla sua, ci mancherebbe, e quei sedici milioni hanno sempre un valore.

Di Lorenzo - Dal mazzo di carte è uscito un jolly, a sorpresa, che ha scalzato Trippier, s’è sistemato sulla fascia di destra, ha traslocato a quella di sinistra, poi è scivolato in mezzo: i nove milioni per Di Lorenzo sono spalmati sulla intera linea difensiva, si moltiplicano con la convocazione in Nazionale, rappresentano una prospettiva e una garanzia.

Llorente - E Llorente, che è arrivato per ultimo (e che potrebbe anche partire, adesso), è servito almeno nella fase iniziale della stagione, funzionale al turn-over, alle pause ispirate dagli accidenti capitati al povero Milik, all’idea di giocare con una o due torri, a un calcio che ora però sta cambiando, almeno tatticamente. Mentre quei centoundici milioni (più il parametro zero Llorente) rappresentano un capitale umano da tutelare.