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L’Uefa fa marcia indietro: “L’arcobaleno non è un simbolo politico”. Intanto Orban diserta la partita

MUNICH, GERMANY - JANUARY 30: Picture, made with a drone, shows the Allianz Arena soccer stadium illuminated in rainbow colours during the Bundesliga match between FC Bayern Muenchen and TSG Hoffenheim on January 30, 2021 in Munich, Germany. On the occasion of the "Remembrance Day in German Football", FC Bayern wants to send a signal against discrimination and raise awareness for more tolerance in our society. (Photo by Alexandra Beier/Getty Images)

L'Uefa non colora d'arcobaleno l'Allianz per la presenza in campo della squadra ungherese.

Domenico Riemma

La spiegazione dell'Uefa del no all’Allianz coi colori arcobaleno: “La richiesta era legata alla presenza dell’Ungheria, per noi è un segno del nostro fermo impegno per una società più diversificata e inclusiva”.

L'Uefa chiarisce: "L'arcobaleno non è un simbolo politico. Intanto Orban..."

 (Getty Images)

Prima il no alla proposta di colorare l’Allianz Arena, poi il logo con l’arcobaleno: l’Uefa in un post su Twitter ha spiegato che “è orgogliosa di indossare i colori dell’arcobaleno. È un simbolo che incarna i nostri valori fondamentali, promuovendo tutto ciò in cui crediamo: una società più giusta ed egualitaria, tollerante con tutti, indipendentemente dal loro background, credo o genere”.

Il perchè del no

Nel post c’è la spiegazione del no alla richiesta della città di Monaco “la richiesta stessa era politica, legata alla presenza della squadra di calcio ungherese allo stadio per la partita di questa sera con la Germania. Per l’Uefa, l’arcobaleno non è un simbolo politico, ma un segno del nostro fermo impegno per una società più diversificata e inclusiva”.

La decisione di Orban

Nel frattempo il primo ministro ungherese Viktor Orban ha deciso di cancellare il viaggio che doveva portarlo a Monaco e ha deciso - nel pieno della polemica sulla legge anti-Lgbt approvata nel suo Paese e sul rifiuto Uefa di illuminare nei colori arcobaleno lo stadio in occasione dell’incontro di stasera - di recarsi a Bruxelles. La Commissione Europea ha intanto minacciato azioni legali contro l’Ungheria e definito la contestata legge anti-Lgbt “una vergogna”.